F.I.G.C. – COMMISSIONE DISCIPLINARE NAZIONALE – 2012/2013 – Decisione pubblicata sul sito web: www.figc.it e sul Comunicato ufficiale n. 043 del 28 Novembre 2012 (150) – DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DI: CLAUDIO LOTITO (Presidente della Società SS Lazio Spa), Società SS LAZIO Spa – (nota n. 2776/268 pf11-12/SP/blp del 13.11.2012).
F.I.G.C. – COMMISSIONE DISCIPLINARE NAZIONALE – 2012/2013 – Decisione pubblicata sul sito web: www.figc.it e sul Comunicato ufficiale n. 043 del 28 Novembre 2012
(150) – DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DI: CLAUDIO LOTITO (Presidente della Società SS Lazio Spa), Società SS LAZIO Spa - (nota n. 2776/268 pf11-12/SP/blp del 13.11.2012).
Con atto del 13 novembre 2012 la Procura federale ha deferito dinanzi alla Commissione disciplinare: a) il Sig. Claudio Lotito, Presidente della SS Lazio Spa, per rispondere della violazione degli artt. 1, comma 1, e 5, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva per avere tenuto nei confronti del giornalista del quotidiano “La Repubblica”, Sig. Alberto Abbate, un
comportamento in violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità, rivolgendogli pubblicamente frasi offensive e ingiuriose; b) la SS Lazio Spa, per rispondere a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva per la violazione ascritta al suo Presidente. Nei termini consentiti dalla normativa è stata depositata una memoria difensiva dal Sig. Claudio Lotito, sia in proprio che quale Presidente del Consiglio di Gestione della SS Lazio
Spa. Alla odierna riunione è comparso il rappresentante della Procura federale il quale ha insistito per la declaratoria di responsabilità dei soggetti deferiti con la conseguente applicazione delle seguenti sanzioni: a) al Sig. Claudio Lotito, Presidente della SS Lazio Spa, l’ammenda di € 30.000,00 (€ trentamila/00); b) alla SS Lazio Spa, l’ammenda di € 30.000,00 (€ trentamila/00).
Motivi della decisione
Le indagini svolte dalla Procura federale, comprese le audizioni del Sig. Alberto Abbate, giornalista del quotidiano “La Repubblica”, e del Sig. Claudio Lotito, nonché la copiosa documentazione versata in atti, hanno consentito di appurare la fondatezza del deferimento che, pertanto, deve essere accolto. Al termine della conferenza stampa tenutasi in data 27 ottobre 2011 presso il centro sportivo della SS Lazio in Formello il Sig. Claudio Lotito, Presidente e legale rappresentante del sodalizio biancoceleste, al termine di un alterco allontanava dalla struttura sportiva il giornalista Alberto Abbate. Numerosi organi di informazione (tra cui “La Repubblica”, “Il Corriere dello Sport” e “Il Fatto Quotidiano”), oltre a diversi siti web (tra cui “Lazio.net”, “Calciomercato.com”, “SSLaziofans.it” e “Libero.it”) tra il 28 ottobre 2011 e il 29 ottobre 2011 ricostruivano quanto avvenuto presso il centro sportivo di Formello attribuendo al Sig. Claudio Lotito frasi offensive nei confronti del Sig. Alberto Abbate (tra le altre “Giornalista di merda”, “analfabeta”, “lei non sa leggere”, “gente come lei rovina l’ordine dei giornalisti”). Nel corso della audizione del Sig. Claudio Lotito svoltasi in data 6 dicembre 2011 dinanzi alla Procura Federale, il giornalista confermava che, al termine della conferenza stampa che aveva avuto luogo in data 27 ottobre 2011, il Sig. Claudio Lotito lo aveva offeso con quelle frasi riportate dagli organi di stampa e dai siti web, facendolo quindi accompagnare fuori dal centro sportivo. In data 23 aprile 2012 veniva ascoltato dalla Procura federale il Sig. Claudio Lotito il quale riferiva di non ricordare di avere pronunciato le frasi in questione e che, proprio in considerazione di quanto sopra, non aveva rettificato le stesse ai sensi di quanto disposto dalla Legge 8 febbraio 1948 n. 47.
Agli atti veniva acquisito anche un filmato, mandato in onda dalla emittente SKY, che rappresentava comunque solo in modo parziale l’acceso diverbio intervenuto tra il Presidente della S.S. Lazio e il giornalista del quotidiano “La Repubblica”. In primo luogo, la Commissione deve rilevare come delle frasi offensive attribuite al Sig. Claudio Lotito, così come riportate dagli organi di stampa e dai siti web in precedenza menzionate, non vi sia effettiva prova; prova che non viene fornita neppure dalla visione del predetto filmato mandato in onda da SKY. Sul punto, in sostanza, vi è solo quanto riportato da parte del giornalista del quotidiano “La Repubblica”, non confermato in alcun modo dal Presidente della SS Lazio Spa nel corso della sua audizione dinanzi alla Procura federale. Premesso quanto sopra non si può comunque non rilevare come, alla luce della visione del filmato in precedenza menzionato, il comportamento tenuto dal Presidente della SS
Lazio nella circostanza in oggetto appaia certamente censurabile. Difatti le frasi rivolte dal legale rappresentante del sodalizio biancoceleste al Sig. Alberto Abbate (“Te lo dico io, ufficialmente, qui dentro lei non metterà più piede”; “Abbate lei deve andà a fa un altro mestiere”; “Lei non è in grado di fare il mestiere, non conosce la deontologia”) integrano senza dubbio la violazione dei principi di cui all’art. 1, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva. Le articolate deduzioni difensive contenute nella memoria depositata dal Sig. Claudio Lotito, in proprio e quale rappresentante del Consiglio di Gestione della SS Lazio Spa, non possono trovare accoglimento. In particolare, non può ritenersi, come invece sostenuto nella predetta memoria difensiva, l’incompetenza a decidere sul caso in oggetto da parte della Commissione disciplinare;
difatti, l’evento che ha dato origine alle indagini della Procura federale si è svolto all’interno del centro sportivo della SS Lazio tra un giornalista e il Presidente della Società, al quale erano state poste domande specifiche in ordine al bilancio della medesima Società e non relative “alla sua vita privata o professionale”, come invece sostenuto nella predetta memoria difensiva. In ordine alla entità delle sanzioni da irrogare, avuto anche riguardo l’orientamento degli Organi della giustizia sportiva in casi analoghi, si ritengono congrue quelle di cui al dispositivo che segue. P.Q.M. La Commissione disciplinare nazionale, in accoglimento del deferimento in oggetto, commina le seguenti sanzioni: a) al Sig. Claudio Lotito, Presidente della SS Lazio Spa, l’ammenda di € 15.000,00 (quindicimila euro); b) alla SS Lazio Spa, a titolo di responsabilità oggettiva per il comportamento ascritto al proprio legale rappresentante, l’ammenda di € 15.000,00 (quindicimila euro).
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