COMITATO REGIONALE SARDEGNA – Stagione Sportiva 2010/2011 – Decisione pubblicata sul sito web: www.figc-sardegna.it e sul COMUNICATO UFFICIALE N°15 del 21 Ottobre 2010 Delibera della Commissione Disciplinare DEFERIMENTO DA PARTE DELLA PROCURA FEDERALE A CARICO DELL’ALLENATORE SIGNOR ANGELINO FIORI, E LA SOCIETA’ POL. ITTIRI.

COMITATO REGIONALE SARDEGNA – Stagione Sportiva 2010/2011 - Decisione pubblicata sul sito web: www.figc-sardegna.it e sul COMUNICATO UFFICIALE N°15 del 21 Ottobre 2010 Delibera della Commissione Disciplinare DEFERIMENTO DA PARTE DELLA PROCURA FEDERALE A CARICO DELL’ALLENATORE SIGNOR ANGELINO FIORI, E LA SOCIETA’ POL. ITTIRI. La Procura Federale, con nota del 22 giugno 2010, deferiva a questa Commissione il signor Angelino Fiori, nella sua qualità di allenatore della Pol. Ittiri, per rispondere della violazione dell’art.5, comma 1, del C.G.S., per aver espresso dichiarazioni e giudizi lesivi della reputazione e onorabilità del calciatore Daniele Corsi, ritenendo e asserendo che lo stesso abbia volontariamente abbandonato la gara al solo fine di favorire la squadra avversaria senza, tuttavia, fornire alcun riscontro oggettivo o circostanziato a base dei sospetti avanzati; la Pol. Ittiri a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi e per gli effetti di cui all’art.4, comma 2 del C.G.S., in conseguenza degli addebiti ascritti al proprio allenatore. La Procura federale, nel confermare le suestese conclusioni, nel corso dell’udienza dell’11 ottobre 2010, chiedeva l’applicazione di tre mesi di inibizione per l’allenatore Fiori Angelino ed Euro 1.000,00 di ammenda per la Società Pol. Ittiri. Il tesserato Fiori Angelino, nel corso della sua audizione, affermava che non era suo intendimento offendere il Corsi, ma che le sue asserzioni di cui all’articolo in contestazione, avevano un carattere del tutto ironico, conseguenti unicamente a delle anomalie tecniche oggettivamente verificatisi nel corso della partita Samassi – Villasimius del 28 marzo 2010. La Commissione, letti gli atti, esaminati specificamente gli articoli della Nuova Sardegna del 12 e 13 aprile 2010, nonché il referto arbitrale della gara Samassi – Villasimius, sentite le parti, delibera quanto segue. Dalla disamina delle carte del procedimento si è potuto verificare che i fatti denunciati dal tesserato Angelino Fiori, ovvero che la partita fra Samassi / Villasimius si era giocata in posticipo, che nel corso della stessa, e precisamente durante il secondo tempo, allorchè il Villasimius era in vantaggio di una rete, la stessa compagine aveva provveduto ad operare tre sostituzioni, con l’ingresso in campo di tre giocatori, due nati nel 1992 ed uno nel 1991, e ancora che un calciatore della stessa squadra abbandonava il terreno di gioco, lasciando la propria squadra in dieci uomini, essendo già state ultimate le sostituzioni previste dal regolamento; che a seguito di questi episodi, la squadra di casa del Samassi riusciva a pareggiare, a passare in vantaggio e così vincere la gara, corrispondono a quanto accaduto. Orbene, il tesserato Fiori, nel corpo dell’articolo, non ha mosso accuse certe e specifiche nei confronti di nessun giocatore e/o tesserato in particolare, ma ha connotato e qualificato per delle anomalie oggettive circostanze veritiere, realmente verificatesi, sorprendendosi delle stesse e traendo dai suddetti elementi tecnici una certa sorpresa, atteso il fatto che la partita in discussione vedeva impegnate due squadre che combattevano per un posto di permanenza nella categoria dell’Eccellenza regionale. Invero, alle asserzioni di cui sopra, siccome legati a fatti realmente verificatisi, non può ricondursi alcun contenuto diffamatorio, siccome pienamente rispettati i parametri dell’interesse pubblico e della continenza. Il tesserato Fiori, infatti, non ha mai utilizzato il parametro della certezza circa una presunta condotta antisportiva del portiere Corsi, né tantomeno ha accusato lo stesso di aver chiesto il cambio per un malanno simulato: non è chi non veda che l’uscita del Corsi è stata qualificata dal Fiori alla stregua del primo fra i numerosi episodi tecnicamente anomali della partita, che hanno determinato nel mister dell’Ittiri un sentimento di scalpore e perplessità, che però non ha mai travalicato e non è mai sfociato in un’accusa vera e propria, che senza dubbio questa si, avrebbe determinato una lesione dell’onore e del decoro del giocatore Corsi. E ciò è tanto vero che il Fiori ha sempre parlato di un presunto mal di spalla, in assenza di riscontri certi circa il suo accadimento reale, sia in un senso che nell’altro; e che nel corso della sua audizione ha più volte affermato il fatto di non aver voluto offendere nessuno, ma che il suo unico intendimento era stato quello di esporre e di rappresentare una situazione veramente accaduta, che, atteso il contesto ed il particolare momento del campionato, lo aveva lasciato sorpreso. Per la configurazione della lesione dell’onore e della reputazione del giocatore sarebbe stata piuttosto necessaria una rappresentazione dei fatti non corrispondenti al vero, che invece nel caso di specie non vi è stata; il Fiori giammai ha affermato che il Corsi abbia abbandonato la gara al solo fine di favorire la squadra avversaria. Egli ha piuttosto esternato un sentimento di scalpore per circostanze ed anomalie tecniche realmente verificatesi, senza però aver mosso accuse dirette a nessuno e soprattutto nei limiti della continenza e della libera manifestazione del pensiero, sebbene critica e per certi versi ironica, ma mai lesiva dell’onore e della reputazione di alcuno. Per tutti questi motivi la Commissione proscioglie il tesserato Angelino Fiori e la Società Pol. Ittiri dagli addebiti loro rispettivamente mossi.
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