F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 16 luglio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A da K, rappresentata dal Sig. M, Attorney at Law come attore / Counter-Resistente contro la L club da S, rappresentata dal Sig. B, Attorney at Law, come Resistente / Counter-attore e coinvolgere il club C da D, come l’intervento di una vertenza contrattuale tra le parti I. I fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 16 luglio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro sulla domanda presentata da parte del giocatore A da K, rappresentata dal Sig. M, Attorney at Law come attore / Counter-Resistente contro la L club da S, rappresentata dal Sig. B, Attorney at Law, come Resistente / Counter-attore e coinvolgere il club C da D, come l'intervento di una vertenza contrattuale tra le parti I. I fatti della controversia 1. Il 11 novembre 2005, il giocatore A (in prosieguo: il Richiedente / Counter-Resistente, o l'attore) e la L club (in prosieguo: il Resistente / Counter-richiedente, o la parte convenuta) ha concluso un contratto di lavoro per tre anni, valido come dal 11 novembre 2005 al 10 novembre 2008. 2. Secondo il contratto di lavoro, il convenuto si è impegnata a remunerare l'attore come segue: o salario mensile netto di USD 40.000, indennità o bonus e come di solito pagati ai giocatori di prima squadra; alloggio o, un auto e quattro voli di ritorno a D. 3. Il 2 aprile 2007, l'attore ha presentato una denuncia contro la FIFA Resistente, affermando che quest'ultima non aveva rispettato i suoi obblighi finanziari come previsti nel contratto di lavoro di cui sopra. Ha spiegato che, dal 2 febbraio 2006 fino al 31 dicembre 2006, era stato prestato dal Resistente alla E club, e, in questo periodo di tempo, vale a dire dal 13 agosto 2006 fino al 31 dicembre 2006, era stato ulteriormente prestato dal quest'ultimo al club F (di seguito: F). 4. L'attore ha dichiarato che dopo essere stato rilasciato da F il 26 dicembre 2006, aveva chiesto il Resistente, il 27 dicembre 2006, per fornire lui con un biglietto aereo, al fine di riprendere le sue funzioni con quest'ultimo. 5. Il Resistente ha quindi informato l'attore il 27 dicembre 2006 che, a causa degli attuali religiose "Vacanze" in S, non poteva che gli fornisce il biglietto aereo di 15 giorni più tardi. Alla fine, in data 11 gennaio 2007, il convenuto gli ha fornito una copia del contratto di lavoro e il 25 gennaio 2007 con il biglietto aereo ei documenti necessari per la domanda di visto. 6. L'attore ha affermato che in considerazione delle difficoltà nell'ottenere il visto per la S e il fatto che sua moglie era quello di dare alla luce il 14 febbraio 2007, aveva poi chiesto il convenuto di ri-emettere il biglietto per la data del 18 febbraio 2007 . L'attore ha detto che, alla fine, era arrivato in S il 19 febbraio 2007 e aveva iniziato ad allenarmi con il Resistente alcuni giorni dopo. L'attore ha affermato che a partire dal primo giorno, non aveva ricevuto alcun sostegno sportivo da parte del Resistente ed era stata abbandonata in un albergo senza avere la possibilità di frequentare corsi di formazione del club. 7. L'attore ha aggiunto che, dal suo primo contatto con la Resistente il 27 dicembre 2006, che è alla fine del suo prestito in K, non aveva ricevuto alcun pagamento degli stipendi, né se fosse stato fornito con la sistemazione promessa privata o l'auto privata. Egli ha inoltre affermato di aver inviato lettere al convenuto il 13, 21 e 26 marzo 2007 e il 2 aprile 2007 al fine di ricordare a quest'ultima di adempiere ai propri obblighi contrattuali. Inoltre, l'attore ha affermato che a causa dei salari dovuti, aveva avuto altra scelta se non di risolvere anticipatamente il contratto di lavoro con il Resistente il 24 aprile 2007. 8. Il 7 aprile 2007, la Resistente ha informato il richiedente, con copia alla FIFA, che sarebbe lieto di pagare i salari, ma solo per il periodo in cui ha effettivamente svolto per essa. Il Resistente ha aggiunto che gli aveva fornito alloggio in un albergo a cinque stelle per tutto il periodo del suo lavoro e che aveva fatto del suo meglio per trovare gli altri alloggi. Il Resistente inoltre ritenuto che l'attore aveva violato l'art. 10 par. 3 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori (in prosieguo: il Regolamento), aveva avuto ad allenarsi con la sua seconda squadra fino al 30 giugno 2007. 9. Successivamente, il 24 maggio 2007, il Resistente, attraverso la Football S Federation, a condizione che la FIFA con la sua risposta ufficiale alla richiesta del ricorrente, affermando di aver comunicato a quest'ultimo il 27 dicembre 2006, la procedura necessaria per quanto riguarda il visto sarebbe stata avviata dopo la vacanze. Essa ha affermato di aver quindi fornito l'attore con il biglietto aereo per il 27 gennaio 2007, e visti i documenti necessari, il 24 gennaio 2007. 10. Il Resistente inoltre affermato di aver richiesto il rilascio del certificato di transfer internazionale (ITC) per la ricorrente dalla Football Federation K tramite la S Football Federation, il 29 gennaio 2007, ma non aveva ricevuto. Anche se il visto e il biglietto volo era stato rilasciato per la ricorrente, il convenuto ha sostenuto che non era riuscito ad arrivare in S in tempo. Il 12 febbraio 2007, dopo la chiusura del periodo di registrazione l'8 febbraio 2007, il Resistente era stato informato dalla parte attrice che aveva ricevuto il visto il 9 febbraio 2007, ma che a causa della nascita imminente del figlio, non sarebbe in grado di arrivare in S prima del 18 febbraio 2007. 11. Inoltre, il Resistente ha spiegato che il ritardo del ricorrente aveva reso impossibile la registrazione lui, come il periodo di registrazione era già chiuso, e che pertanto aveva dovuto assumere un altro giocatore e quindi perdite. Il Resistente ha aggiunto che dopo la riemissione del biglietto aereo, l'attore era finalmente arrivato a S il 19 febbraio 2007. 12. Inoltre, il Resistente ha riportato che dopo l'attore era tornato, era stato dotato di adeguata sistemazione in albergo a cinque stelle, nonché altre indennità, come ad esempio l'uso di un autista. Il Resistente ha spiegato che la ricorrente non poteva essere registrato, non poteva raggiungere la sua prima squadra, ma aveva dovuto iniziare il suo allenamento con il club team "olimpico". 13. Il Resistente ha affermato di aver informato l'attore che era stato pronto a pagargli gli stipendi in sospeso, ma solo a partire dalla data in cui aveva ripreso dovere con esso, vale a dire il 19 febbraio 2007, e non dal 1 ° gennaio 2007, come richiesto dal Richiedente. Inoltre, il convenuto ha affermato di aver rilasciato il Richiedente con un assegno di 80.000 dollari per coprire gli stipendi per il periodo dal 19 febbraio fino al 18 aprile 2007, ma che aveva rifiutato di accettare l'assegno e di firmare una dichiarazione e aveva presumibilmente insistito lasciare il paese. 14. Il Resistente ha sintetizzato la sua posizione affermando che il conflitto tra le parti era sorto a causa dell'arrivo in ritardo del ricorrente al club. Anche se il ricorrente era stato fornito con il visto d'ingresso e il biglietto aereo in tempo, era arrivato in ritardo S e di conseguenza, non potrebbe essere registrato con la S Football Federation. Il Resistente ha ribadito la sua disponibilità a pagare tutti gli stipendi in sospeso al richiedente a partire dalla data del suo arrivo il 19 febbraio 2007. 15. Il Resistente ha inoltre sottolineato che l'ulteriore prestito della ricorrente dalla E alla F era stata effettuata senza la sua approvazione ed era stato quindi in violazione del Regolamento FIFA. Ha inoltre dichiarato che a causa del prestito non autorizzato in seguito alla F, l'attore era già stato registrato con due squadre diverse, E e F, nel periodo di riferimento dal 1 ° luglio 2006 al 30 giugno 2007, e non poteva quindi giocare partite ufficiali per questo fino al 30 giugno 2007 senza formale autorizzazione da FIFA, causando grandi perdite finanziarie per la Resistente. 16. Inoltre, il convenuto ha allegato una lettera del legale del ricorrente datata 13 febbraio 2007, indirizzata al Resistente, in cui ha chiesto che la Resistente riemissione del biglietto aereo per il 18 febbraio 2007, la moglie del ricorrente avrebbe dato alla luce il 14 febbraio 2007 e anche a causa di alcune difficoltà con il visto. 17. Nella sua seconda censura, l'attore ha presentato che il suo ritardato arrivo era stato causato esclusivamente dal Resistente come era stato pronto a rientrare nel club con effetto immediato il 27 dicembre 2006, quando aveva prima contattato. L'attore ha dichiarato che, come indicato dal convenuto nella sua dichiarazione, era stato informato il 24 gennaio 2007 per fare domanda per il visto e il biglietto era stato emesso per il 27 gennaio 2007, offrendo al medesimo solo tre giorni di tempo per contattare l'ambasciata S in Y per ottenere il visto. L'attore ha aggiunto che il rilascio del suo permesso di lavoro non deve servire come scusa per il convenuto di non adempiere ai propri obblighi contrattuali. 18. Per quanto riguarda la presunta mancata emissione della ITC, l'attore ha affermato che non era mai stato richiesto dal Resistente e che questa era una questione tra le associazioni e non lo riguardano. Inoltre, ha ricordato che non è chiaro perché la S Federcalcio non aveva chiesto l'intervento della FIFA e che la richiesta doveva essere presentata entro il periodo di registrazione e non la data di ricevimento della ITC. 19. Il Richiedente fortemente contestato l'affermazione della Resistente che si era rifiutato di accettare l'assegno di 80.000 USD. Egli ha dichiarato che la copia del controllo potrebbe facilmente essere post-o predati. Per quanto riguarda il prestito da E a F, l'attore ha detto che il convenuto non aveva informato E sulla sua opposizione e aveva quindi tacitamente accettato il prestito. L'attore ha chiesto alla FIFA di determinare le retribuzioni già dovuti e per stabilire l'importo del risarcimento. 20. Invitato dalla FIFA a presentare le proprie argomentazioni finali, il Resistente ha ribadito la sua posizione. In particolare, il convenuto ha osservato che l'attore era solo tornato a S in data 19 febbraio 2007, mentre ha sostenuto che le condizioni necessarie (visto e biglietto aereo) era stato debitamente fornito all'attore il 24 gennaio 2007. Ha inoltre ritenuto che i tre giorni dati al richiedente per ottenere il visto richiesto presso l'Ambasciata S in Y erano sufficienti. A questo proposito, il Resistente ha sottolineato che l'attore era solo riuscito a ottenere il visto ha detto il 9 febbraio 2007 e che aveva successivamente chiesto il convenuto per il suo permesso per lui di rimanere in K fino al 18 febbraio 2007 per i motivi spiegati in precedenza. 21. Inoltre, il Resistente ha presentato una domanda riconvenzionale contro l'attore, sostenendo che quest'ultima aveva risolto unilateralmente il suo contratto di lavoro senza giusta causa. Di conseguenza, il convenuto ha chiesto un risarcimento in base alla tassa di trasferimento di USD 3.000.000 che aveva dovuto pagare per P in data 11 novembre 2005. Il Resistente ha inoltre ritenuto che l'attore il nuovo club C (in prosieguo: C), sono congiuntamente e solidalmente responsabili per qualsiasi importo l'attore potrebbe essere chiesto di pagare. 22. Il 14 ottobre 2008, e in risposta alla domanda riconvenzionale del Resistente, l'attore ha ribadito la sua posizione precedente e, inoltre, la FIFA ha chiesto a ritenere che il Resistente deve pagare un risarcimento ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento FIFA in connessione con la retribuzione e la durata residua del contratto di lavoro esistente tra le parti interessate, nonché sanzioni disciplinari al convenuto. 23. Infine, il 5 dicembre 2008, la FIFA ha trasmesso la domanda riconvenzionale di C e ha chiesto a presentare la propria posizione in risposta alla domanda riconvenzionale del Resistente. 24. Il 2 febbraio 2009, C ha risposto che era stato contattato dall'agente dell'attore nell'agosto 2007. L'attore aveva apparentemente li ha informati che era diventato un agente libero dal suo contratto di lavoro con la sua ex squadra era stato risolto il 24 aprile 2007, a causa del mancato pagamento dei suoi stipendi. C aveva poi firmato un contratto con l'attore con un periodo di validità dal 24 agosto 2007 fino al 30 novembre 2007. 25. C ha spiegato che la ITC per l'attore era stato poi richiesto dalla Football Federation K il 24 agosto 2007, ma era stato negato l'S Federcalcio aveva sostenuto che non avrebbe lo rilascia senza una decisione ufficiale dalla FIFA. Essa ha inoltre spiegato che dal momento in cui il K Federcalcio aveva finalmente ricevuto l'autorizzazione per registrare il giocatore (il 19 ottobre 2007), C non aveva più potuto contare sul giocatore in quanto arte. 8 del regolamento della Federazione calcio K non ha permesso la partecipazione di un giocatore la cui registrazione / ammissibilità non era stato pubblicato entro il giorno prima della partita della squadra del turno 26, che per caso il 21 settembre 2007. Di conseguenza, l'attore non avrebbe giocato per C a causa della mancata emissione di ITC in tempo. 26. In conclusione, C ritenuto che, poiché l'attore aveva firmato il suo contratto con sé cinque mesi dopo aver risolto il suo contratto di lavoro con la controparte a causa del mancato pagamento dei suoi stipendi, non dovrebbe essere considerata come aver indotto l'attore a violare la sua contratto di lavoro con il Convenuto. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) ha analizzato se era competente a trattare la materia presente. A questo proposito, ha osservato che la fattispecie è stata presentata alla FIFA il 2 aprile 2007. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: le norme procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 18 comma 2 e 3 delle norme procedurali.. in combinazione con l'art. 21 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di risoluzione delle controversie [edizione 2008]). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 e 2 in collegamento con l'arte. 22 lit. b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), la Camera di Risoluzione delle Controversie delibera, in presenza di almeno tre membri compreso il presidente, sulle controversie relative al lavoro tra un club e un giocatore che dispone di un International dimensione. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore K e un club S per quanto riguarda una controversia relativa occupazione tra le parti. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione dei regolamenti dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) e, dall'altro, al fatto che il contratto di lavoro relativo alla base della presente controversia si è conclusa l'11 novembre 2005 e che la richiesta è stata presentato con la FIFA il 2 aprile 2007. In considerazione di quanto precede, la Camera è giunta alla conclusione che la versione precedente dei regolamenti, del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento), sono applicabili al caso in questione per quanto riguarda la sostanza. 5. Una volta che la sua competenza ed i regolamenti applicabili sono stati quindi stabiliti, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie è andato a trattare con la sostanza della questione e ha iniziato riconoscendo i suddetti fatti e documenti contenuti nel file così come considerato con attenzione gli argomenti presentate da tutte le parti coinvolte nella presente controversia. 6. In particolare, la Camera ha osservato che l'intera controversia centrata intorno alla domanda su quale partito aveva causato il ritardo del richiedente al Resistente. A questo proposito, i membri della Camera ha sottolineato che l'attore aveva sostenuto che era stato il Resistente che aveva omesso di fornirgli i documenti necessari in tempo in modo per lui di recarsi senza indugio, mentre il convenuto aveva sostenuto che l'attore stesso aveva ritardato il suo arrivo senza un motivo valido. Di conseguenza, e sulla base delle osservazioni presentate dalle parti, la Camera ha dichiarato che avrebbe dovuto stabilire se il corso di azione e di ogni atteggiamento del ricorrente ed il dichiarante aveva in qualche modo contribuito al ritorno tardivo l'attore Resistente e in che misura. 7. A questo proposito, la Camera ha iniziato riconoscendo che l'attore e il convenuto aveva concluso un contratto di lavoro valido in vigore dal 11 novembre 2005 al 10 novembre 2008. E 'stato anche rilevato che il ricorrente era stato prestato dal Resistente al club E dal 3 febbraio 2006 fino al 31 dicembre 2006, e, in questo stesso periodo di tempo, vale a dire dal 13 agosto 2006 al 31 agosto 2006, aveva ulteriormente stata prestata da E in un altro club K, R. 8. In questo contesto, la Camera ha continuato a sottolineare che il 27 dicembre 2006, pochi giorni prima del suo contratto concluso con R in connessione con il secondo prestito è scaduto, l'attore ha contattato la controparte, al fine di disporre di un biglietto aereo in modo che avrebbe potuto riprendere il dovere con il team del Resistente. Quindi, apparentemente a causa degli attuali religiose "Vacanze" in S, il Resistente era stato solo in grado di fornire al richiedente con il suo biglietto aereo e dei documenti necessari per la sua domanda di visto 24 o 25 gennaio 2007, secondo le diverse versioni, ha presentato dalla parte attrice e la convenuta, rispettivamente per un volo in partenza il 27 gennaio 2007, cioè esattamente un mese dopo l'attore ha contattato il Convenuto. 9. A questo punto, i membri della Camera ritenuto importante sottolineare che il ritardo che va dal giorno in cui il richiedente abbia ripreso dovere con la controparte secondo il relativo contratto, ossia il 1 ° gennaio 2007, fino al giorno quest'ultimo, purché il primo con i documenti necessari e biglietto aereo, non poteva ragionevolmente essere attribuito al richiedente. A questo proposito, la Camera non ha trovato motivo di ritenere che il ricorrente non avrebbe viaggiato ad S in precedenza, se fosse stato fornito dal Resistente, con i documenti necessari alcuni giorni dopo aver chiesto per loro. 10. In continuazione, la Camera ha osservato che l'attore aveva spiegato di aver solo potuto ottenere il visto presso l'ambasciata S in Y il 9 febbraio 2007, cioè 13 giorni dopo che aveva dovuto volare a S. Per questo motivo, così come perché sua moglie era a partorire a quanto pare il 14 febbraio 2007, l'attore aveva chiesto il Resistente, una prima volta il 12 febbraio e poi di nuovo il 13 febbraio 2007, a ri-emettere il suo biglietto per la data del 18 febbraio 2007. A questo proposito, i membri della Camera hanno deciso di ritenere che il ricorrente non aveva fornito alcuna prova convincente che giustifichi il ritardo nell'ottenere il visto. In particolare, la Camera ha sottolineato che l'attore aveva finalmente preso 16 o 17 giorni per ottenere il visto. Inoltre, la Camera non riuscivano a capire perché l'attore aveva preso così tanto tempo per informare il convenuto della apparente difficoltà stava facendo in relazione al rilascio del visto. È un dato di fatto, l'attore aveva solo informato il Resistente del suddetto il 12 febbraio 2007 in forma scritta. 11. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera sono del parere che il ricorrente non aveva adottato tutte le misure ragionevoli per mantenere il ritardo di ottenere il necessario visto presso l'ambasciata S più breve possibile dopo il ricevimento del suo biglietto aereo e la documenti relativi all'ottenimento del visto, il 24 o 25 gennaio 2007 e che, pertanto, egli stesso aveva contribuito al ritardo nel suo ritorno al Resistente. 12. Assodato ciò, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha continuato a prendere in considerazione ciò che era poi stata la reazione della controparte, in risposta alla richiesta formulata dal ricorrente per avere il suo biglietto aereo emesso per volare a S il 18 febbraio 2006. A questo proposito, la sezione di cui il contenuto di una corrispondenza datato 14 febbraio 2007 presentata dallo stesso Resistente. La lettera, inviata via fax al richiedente il o intorno al 14 febbraio 2007, legge le seguenti dichiarazioni: "Si trasmette in allegato alla vostra attenzione i nuovi dettagli (PTA) e prenotazioni del signor A [...]. Si prega di notare che i biglietti di cui sono datati 18 febbraio 2007 secondo la vostra richiesta [enfasi aggiunta]. Pertanto, i biglietti emessi nuovi dovrebbero essere raccolti da parte del giocatore da parte di Air Y banco in aeroporto. Chiediamo inoltre la massima attenzione al fatto che L Club ha compiuto con tutte le vostre richieste al fine di fornire al giocatore il necessario periodo di tempo per aiutare la sua famiglia, moglie e neonato. Tuttavia, vi chiediamo la vostra comprensione per capire che i ritardi non sono più materia il vostro ritorno è tollerata da L Club ". 13. Alla luce del tenore letterale della corrispondenza di cui sopra, la Camera ha concluso che il convenuto aveva espressamente accettato la richiesta avanzata dalla parte attrice il 12 e 13 febbraio 2007 per avere il suo biglietto aereo ri-rilasciato, ma che non avrebbe più tollerato alcun ritardo in il suo ritorno. In altre parole, il Resistente aveva concesso all'attore un termine finale per la seconda di riprendere dovere con la sua squadra fino al 19 febbraio 2007, un termine che il ricorrente aveva finalmente rispettato. Pertanto, la Camera era del parere che, sebbene il ritardo che va dal 27 gennaio 2007 e 13 febbraio 2007 potrebbe essere attribuito alla ricorrente, il convenuto aveva, per mezzo della suddetta corrispondenza, successivamente, ha permesso al ricorrente di riprendere servizio con esso il 19 febbraio 2007. Di conseguenza, il Resistente non poteva più sostenere che è stato l'attore che non era riuscito ad arrivare al club in tempo. 14. Assodato ciò, la Camera ha esaminato l'affermazione sollevata dalla parte attrice secondo la quale non aveva ricevuto alcun pagamento degli stipendi dal suo primo contatto con la controparte il 27 dicembre 2006, né se fosse stato fornito con la macchina promessa e abitazioni private di cui al presente contratto di lavoro. 15. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie riconosciuto che il convenuto aveva dichiarato di aver emesso un assegno per l'importo di USD 80.000 in favore del ricorrente e che copre il periodo dal 19 febbraio 2007 fino al 18 aprile 2007, ma che quest'ultimo si era rifiutato di accettarlo. Secondo la Camera, non aveva prove sufficienti prima che per concludere che la quantità di denaro di cui sopra (cioè il USD 80.000) era stato debitamente ricevuto dal Richiedente. In particolare, la Camera ha osservato che il relativo assegno è stato del 30 aprile 2007, mentre l'attore aveva già concluso il suo contratto di lavoro con il Resistente il 24 aprile 2007. Inoltre, i membri della Camera hanno convenuto che un controllo può essere successivamente cancellati prima di poter essere incassato. Di conseguenza, e in assenza di ulteriori elementi di prova attestante che l'importo in questione era effettivamente stato ritirato da un conto bancario particolare il beneficiario dell'assegno, la Camera non ha potuto dedurre dalla presentazione del Resistente che la quantità di denaro era stata debitamente ricevuto dal Richiedente. 16. Per quanto riguarda l'alloggiamento e auto private, la Camera ha osservato che, sulla base delle conclusioni delle parti, non si è potuto chiaramente stabilito che il convenuto non era riuscito a rispettare i suoi obblighi ai sensi del contratto, dal momento che aveva fornito l'attore con una camera di albergo di buon livello, mentre cerca una sistemazione alternativa così come aveva messo un autista a sua disposizione. La Camera ha sottolineato che il ricorrente non aveva negato di cui sopra, ma aveva solo cercato di sostenere che l'alloggio previsto non è stato all'altezza dello standard richiesto dal contratto, un affermazione che sarebbe in ogni caso essere difficile per la Camera per verificare. 17. In continuazione, i membri della RDC ha ricordato che l'attore aveva risolto il suo contratto con il club il 24 aprile 2007 e aveva poi lasciato S per andare indietro a quanto pare K poiché ha ritenuto che il convenuto non aveva rispettato i termini dei rispettivi contratto di lavoro. 18. A questo proposito, la Camera ha affrontato la questione se la risoluzione del contratto da parte del richiedente è stato giustificato. Prima di tutto, la RDC ha cercato di ricordare che il ritardo nel ritorno del ricorrente fino al 27 gennaio 2007 era stata causata dal Resistente e che di conseguenza, quest'ultimo è stato in ogni caso non ha diritto di recedere pagamento al richiedente del suo stipendio a causa per il gennaio 2007. L'argomento del convenuto secondo cui il ricorrente deve solo ricevere il suo stipendio a decorrere dalla data del suo ritorno al club, vale a dire 19 febbraio 2007, non poteva quindi essere accolta dalla Camera. 19. In secondo luogo, il fatto che l'attore stesso aveva ritardato il suo ritorno nei giorni successivi era dovuto volare di nuovo a S il 27 gennaio 2007, non poteva eventualmente scaricare il Resistente dal suo obbligo di pagare il richiedente, non appena aveva reintegrato la squadra. A questo proposito, la Camera ha cercato di sottolineare che, sebbene il convenuto aveva, in diverse occasioni, ha sostenuto che era disposto a versare al ricorrente a partire dalla data del suo ritorno al club, alla fine non era stata in grado di dimostrare che esso aveva effettivamente versato al ricorrente, come indicato. 20. Allo stesso modo, la Camera era ansioso di sottolineare che il Resistente, per mezzo della sua lettera del 14 febbraio 2007, ha accolto la richiesta del ricorrente per tornare alla S per mezzo del volo in partenza la destinazione di origine il 18 febbraio 2007. In altre parole, la Camera ha sottolineato che il Resistente non poteva sostenere che l'attore ha lasciato la controparte e non lo reintegrare in tempo, in quanto esplicitamente accettato il comportamento Richiedenti mediante citata lettera del 14 febbraio 2007. 21. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera erano convinti che il convenuto non aveva rispettato i termini del contratto di lavoro che aveva firmato con l'attore e aveva pertanto, ha violato il contratto di lavoro ha detto. Di conseguenza, l'attore, dopo aver chiesto il Resistente a più riprese di procedere per pagare i salari dovuti, e il convenuto non aver rispettato queste richieste, aveva avuto una giusta causa di recedere dal contratto e chiedere un risarcimento ai sensi dell'art. 17 del Regolamento. In considerazione di quanto sopra, i membri della Camera, fondando in favore del ricorrente, di conseguenza anche deciso di respingere la domanda riconvenzionale che il Resistente aveva presentato contro l'attore e il suo nuovo club, C. 22. Prima di passare la sua attenzione alla questione della compensazione da concedere al richiedente, e per il buon ordine delle cose, la Camera trovato che valga la pena di rispondere ad alcuni degli argomenti e delle questioni sollevate dalle parti, in particolare da parte del Resistente, durante la nel corso del presente procedimento. In primo luogo, per quanto riguarda l'ulteriore prestito del ricorrente al club R, la RDC ha sottolineato che tale problema non riguardava l'attore, ma solo il Resistente e K i due club del quale il ricorrente è stato trasferito su una base prestito. La Camera, pur consapevole che tale ulteriore prestito al club R può finalmente hanno portato alla situazione in cui l'attore aveva dovuto giocare con seconda squadra del Resistente, ha dichiarato che tale materia avrebbe dovuto essere risolto tra i club coinvolti e poteva quindi non ha alcuna ripercussione sul rapporto contrattuale tra il Resistente e il Ricorrente. 23. Per quanto riguarda l'affermazione che l'ITC del ricorrente non era mai stata ricevuta dalla S Football Federation, la Camera ha cercato di sottolineare che qualunque forma di associazione che richiede il rilascio di un ITC da un'altra associazione può richiedere l'assistenza di FIFA se l'associazione di quest'ultimo non è vogliono o non viene rilasciato il detto ITC e le premesse di ulteriori obbligatori per tale richiesta sono soddisfatte, ma che la S Federcalcio aveva, per motivi ignoti non hanno chiesto l'assistenza di FIFA. 24. Per quanto riguarda l'argomento sollevato dal Resistente secondo cui il ritardo del richiedente aveva portato l'impossibilità del Resistente di registrare lui come il periodo di registrazione era già stata chiusa, la Camera ha tenuto a sottolineare che l'associazione non deve attendere per un giocatore di essere fisicamente presente in modo per lui da registrare per il club in questione a quella stessa associazione. 25. La Camera di Risoluzione delle Controversie poi a trattare la questione della compensazione da versare da parte del Resistente al richiedente a seguito della cessazione del contratto di lavoro per giusta causa da parte di quest'ultimo. A tal fine, la sezione di cui all'art. 17 del Regolamento e ha ricordato che la citata disposizione prevede un elenco non esaustivo di criteri che possono essere prese in considerazione a completa discrezione del relativo organo decisionale nel calcolo dell'importo del risarcimento dovuto. 26. Assodato ciò, la Camera ha iniziato prendendo in considerazione la quantità di denaro che il convenuto avrebbe dovuto pagare all'attore le retribuzioni in sospeso e ha concluso che, sulla base del contratto di lavoro stipulato tra le parti, gli stipendi del ricorrente erano dovute dal 1 ° gennaio 2007 e per il periodo fino al tempo che aveva risolto il suo contratto. In detrazione l'importo dello stipendio in essere di competenza del periodo sopra indicato, i membri della Camera consentito di dedurre il mese di febbraio 2007 in quanto era stato precedentemente stabilito che l'attore aveva ritardato il suo ritorno dopo il 27 gennaio 2007 senza essere in grado di fornire qualsiasi prova conclusiva giustificare un tale ritardo. In questo senso, la Camera ha ritenuto che, sebbene il Resistente aveva finalmente ha permesso al richiedente di tornare a S il 19 febbraio 2007, tale permesso non significa che il primo aveva l'obbligo di pagare lo stipendio di quest'ultimo per il periodo che va dal il suo ritorno prima iniziale il 27 gennaio 2007 fino a che aveva effettivamente ripreso dovere con la squadra. Tuttavia, il Resistente aveva in ogni caso l'obbligo di versare la retribuzione del ricorrente, dopo che era tornato a S. Di conseguenza, la Camera ha ritenuto che il salario residuo dovuto alla Richiedente pari a USD 120.000 (vale a dire gli stipendi relativi ai mesi di gennaio, marzo e aprile 2007). 27. In continuazione, i membri della Camera hanno rivolto la loro attenzione l'importo della compensazione da versare da parte del Resistente alla ricorrente in ordine a quest'ultima di essere risarciti in seguito alla sua risoluzione legale del contratto di lavoro concluso tra le rispettive parti. A tal fine, i membri della Camera ha cercato di ricordare che ogni richiesta di risarcimento deve essere valutato caso per caso tenendo conto delle specificità e peculiarità di ciascun caso, nonché la specificità dello sport e dovrebbe essere sulla base dei criteri stabiliti dall'art. 17 del Regolamento. 28. Assodato ciò, la Camera ha sottolineato che, sulla base dei criteri non esaustivi di cui all'art. 17 del Regolamento, ogni partito chiede il risarcimento per violazione del contratto ha la responsabilità di mitigare la perdita che può aver subito a seguito di una violazione. A questo proposito, la Camera ha preso atto del fatto che il 24 agosto 2007, il ricorrente era stato in grado di concludere un contratto di lavoro con la C e che, successivamente, il 1 ° gennaio 2008, aveva firmato un altro contratto di lavoro con la X K Club , anche se per un valore inferiore al suo precedente contratto con la controparte. 29. In considerazione delle circostanze di cui sopra, e, in particolare, in considerazione del fatto che il Richiedente ha potuto mitigare la sua perdita, la sezione concluso che una compensazione pari a due stipendi mensili, per un totale di USD 80.000 secondo l' contratto l'attore aveva concluso con il Resistente, sembrava un indennizzo adeguato e ragionevole da pagare all'attore. 30. In considerazione di quanto sopra, i membri della sezione concluso che, tenendo conto art. 17 par. 1 del Regolamento, così come le circostanze particolari del caso di specie, la pretesa del ricorrente deve essere parzialmente accolto e che, di conseguenza, il convenuto deve pagare al ricorrente l'importo complessivo di USD 200.000, costituito da 120.000 USD di pertinenza agli stipendi in sospeso, come previsto secondo i termini del contratto di lavoro rilevante e di USD 80.000, relative al risarcimento per violazione di contratto senza giusta causa a carico del convenuto. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente / Counter-Resistente, A, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente / Counter-attrice, L, deve pagare all'attore / Counter-Resistente, A, l'importo di USD 200.000 entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA in modo che il disciplinare necessaria sanzioni possono essere imposte. 4. Il Richiedente / Counter-Resistente, A, è diretta ad informare il Resistente / Counter-attrice, L, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 5. Eventuali ulteriori richieste presentate dal Richiedente / Counter-Resistente, A, sono respinte. 6. La domanda riconvenzionale del convenuto / Counter-attrice, L, è stata respinta. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Secondo l'articolo 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie Markus Kattner Vice Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 16 July 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Mario Gallavotti (Italy), member Joaquim Evangelista (Portugal), member on the claim presented by the player A from K, represented by Mr M, Attorney at Law as Claimant / Counter-Respondent against the club L from S, represented by Mr B, Attorney at Law as Respondent / Counter-Claimant and involving the club C from D, as intervening party regarding a contractual dispute between the parties I. Facts of the case 1. On 11 November 2005, the player A (hereinafter: the Claimant / Counter- Respondent, or the Claimant) and the club L (hereinafter: the Respondent / Counter-Claimant, or the Respondent) concluded an employment contract for three years, valid as from 11 November 2005 until 10 November 2008. 2. According to the employment contract, the Respondent undertook to remunerate the Claimant as follows: o monthly net wages of USD 40,000; o benefits and bonuses as usually paid to first team players; o accommodation, a car and four return flights to D. 3. On 2 April 2007, the Claimant lodged a complaint with FIFA against the Respondent, asserting that, the latter had not fulfilled its financial obligations as provided for in the aforementioned employment contract. He explained that, from 2 February 2006 until 31 December 2006, he had been loaned by the Respondent to the club E, and, within this period of time, namely from 13 August 2006 until 31 December 2006, he had further been loaned by the latter to club F (hereinafter: F). 4. The Claimant stated that after having been released by F on 26 December 2006, he had asked the Respondent, on 27 December 2006, to provide him with a flight ticket, in order to resume his duties with the latter. 5. The Respondent had then informed the Claimant on 27 December 2006 that, because of the ongoing religious “holidays” in S, it could only provide him with the flight ticket 15 days later. Eventually, on 11 January 2007, the Respondent provided him with a copy of the employment contract and on 25 January 2007 with the flight ticket and the necessary documents for the visa application. 6. The Claimant asserted that in view of the difficulties in obtaining the visa for S and the fact that his wife was to give birth on 14 February 2007, he had then asked the Respondent to re-issue the flight ticket for the date of 18 February 2007. The Claimant mentioned that, eventually, he had arrived in S on 19 February 2007 and had started training with the Respondent some days later. The Claimant asserted that from the first day onwards, he had not received any sporting support from the Respondent and had been abandoned in a hotel without having the possibility to attend the club’s training sessions. 7. The Claimant added that, since his first contact with the Respondent on 27 December 2006, that is at the end of his loan in K, he had not received any salary payments nor had he been provided with the promised private accommodation or the private car. He further claimed to have sent letters to the Respondent on 13, 21 and 26 March 2007 and on 2 April 2007 in order to remind the latter to fulfil its contractual obligations. Moreover, the Claimant asserted that due to the outstanding salaries, he had had no other choice but to prematurely terminate the employment contract with the Respondent on 24 April 2007. 8. On 7 April 2007, the Respondent informed the Claimant, with a copy to FIFA, that it would be pleased to pay his wages but only for the period in which he actually played for it. The Respondent added that it had provided him with accommodation in a five-star hotel throughout the period of his employment and that it had done its best to find him other accommodation. The Respondent further deemed that as the Claimant had violated art. 10 par. 3 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations), he had had to train with its second team until 30 June 2007. 9. Subsequently, on 24 May 2007, the Respondent, via the S Football Federation, provided FIFA with its official response to the Claimant’s claim by stating that it had informed the latter on 27 December 2006 that the necessary procedure regarding the visa would be initiated after the holidays. It asserted to have then provided the Claimant with the flight ticket for 27 January 2007 and the necessary visa documents on 24 January 2007. 10. The Respondent further affirmed that it had requested the issuance of the international transfer certificate (ITC) for the Claimant from the K Football Federation via the S Football Federation, on 29 January 2007, but had not received it. Although the visa and the flight ticket had been issued for the Claimant, the Respondent argued that he had failed to arrive in S on time. On 12 February 2007, after the closing of the registration period on 8 February 2007, the Respondent had been informed by the Claimant that he had received the visa on 9 February 2007 but that due to the upcoming birth of his child, he would not be able to arrive in S before 18 February 2007. 11. Moreover, the Respondent explained that the late arrival of the Claimant had made it impossible to register him, as the registration period had already closed, and that it had therefore had to hire another player and thus incur losses. The Respondent added that after the re-issuance of the flight ticket, the Claimant had finally arrived in S on 19 February 2007. 12. Furthermore, the Respondent mentioned that after the Claimant had come back, he had been provided with proper accommodation in a five-star hotel as well as other allowances, such as the use of a chauffeur. The Respondent explained that as the Claimant could not be registered, he could not join its first team but had had to start his training with the club’s “Olympic” team. 13. The Respondent asserted to have informed the Claimant that it had been ready to pay him the outstanding salaries, but only as of the date when he had resumed duty with it, i.e. on 19 February 2007, and not as of 1 January 2007, as requested by the Claimant. In addition, the Respondent claimed to have issued the Claimant with a cheque for USD 80,000 to cover the salaries for the period from 19 February until 18 April 2007 but that he had refused to accept the cheque and to sign a statement and had allegedly insisted on leaving the country. 14. The Respondent summarised its position by stating that the conflict between the parties had arisen due to the Claimant’s late arrival at the club. Although the Claimant had been provided with the entry visa and the flight ticket on time, he had arrived late in S and as a consequence, could not be registered with the S Football Federation. The Respondent reaffirmed its willingness to pay all outstanding salaries to the Claimant as of the date of his arrival on 19 February 2007. 15. The Respondent also emphasised that the further loan of the Claimant from E to F had been carried out without its approval and had therefore been in violation of the FIFA Regulations. It also stated that due to the unauthorised further loan to F, the Claimant had already been registered with two different clubs, E and F, in the relevant period from 1 July 2006 until 30 June 2007, and could therefore not play official matches for it until 30 June 2007 without formal authorisation from FIFA, causing great financial loss to the Respondent. 16. Furthermore, the Respondent enclosed a letter from the attorney of the Claimant dated 13 February 2007, addressed to the Respondent, in which he requested that the Respondent re-issue the flight ticket for 18 February 2007 as the Claimant’s wife would give birth on 14 February 2007 and also due to some difficulties with the visa. 17. In his second submission, the Claimant put forward that his delayed arrival had been solely caused by the Respondent as he had been ready to rejoin the club with immediate effect on 27 December 2006, when he had first contacted it. The Claimant stated that, as indicated by the Respondent in its statement, he had been informed on 24 January 2007 to apply for the visa and the flight ticket had been issued for 27 January 2007, thus giving him only three days to contact the S embassy in Y to get the visa. The Claimant added that the issuance of his work permit should not serve as an excuse for the Respondent not to fulfil its contractual obligations. 18. Regarding the alleged non-issuance of the ITC, the Claimant asserted that it had never been requested by the Respondent and that this was a matter between the associations and did not concern him. Furthermore, he mentioned that it was not clear why the S Football Federation had not requested the intervention of FIFA and that the request needed to be made within the registration period and not the date of receipt of the ITC. 19. The Claimant strongly objected to the Respondent’s allegation that he had refused to accept the cheque for USD 80,000. He stated that the copy of the cheque could easily be post- or predated. With respect to the loan from E to F, the Claimant mentioned that the Respondent had not informed E about its opposition and had therefore tacitly accepted the loan. The Claimant requested FIFA to determine the salary payments already due and to establish the amount of compensation. 20. Invited by FIFA to submit its final arguments, the Respondent reiterated its position. In particular, the Respondent noted that the Claimant had only returned to S on 19 February 2007 whereas it claimed that the necessary conditions (visa and flight ticket) had been duly provided to the Claimant on 24 January 2007. It also deemed that the three days given to the Claimant to obtain the required visa at the S Embassy in Y were enough. In this regard, the Respondent stressed that the Claimant had only managed to obtain the said visa on 9 February 2007 and that he had subsequently asked the Respondent for its permission for him to remain in K until 18 February 2007 for the reasons previously explained. 21. Furthermore, the Respondent lodged a counterclaim against the Claimant, arguing that the latter had unilaterally terminated his employment contract without just cause. Consequently, the Respondent claimed compensation based upon the transfer fee of USD 3,000,000 it had had to pay to P on 11 November 2005. The Respondent also deemed that the Claimant’s new club C (hereinafter: C), shall be jointly and severally liable for any amount the Claimant could potentially be asked to pay. 22. On 14 October 2008, and in response to the Respondent’s counterclaim, the Claimant reiterated his previous position and furthermore asked FIFA to hold that the Respondent should pay compensation according to art. 17 par. 1 of the FIFA Regulations in connection with the remuneration and remaining time of the employment contract existing between the relevant parties as well as impose disciplinary sanctions on the Respondent. 23. Finally, on 5 December 2008, FIFA forwarded the counterclaim to C and asked it to submit its position in response to the Respondent’s counterclaim. 24. On 2 February 2009, C responded that it had been contacted by the Claimant’s agent in August 2007. The Claimant had apparently informed them that he had become a free agent since his employment contract with his former club had been terminated on 24 April 2007, due to the non-payment of his salaries. C had then signed a contract with the Claimant with a validity period from 24 August 2007 until 30 November 2007. 25. C explained that the ITC for the Claimant had then been requested by the K Football Federation on 24 August 2007 but had been denied as the S Football Federation had argued that it would not issue it without an official decision from FIFA. It further explained that by the time the K Football Federation had finally received the authorisation to register the player (on 19 October 2007), C had no longer been able to count on the player since art. 8 of the K Football Federation regulations did not allow the participation of any player whose registration/eligibility had not been published by the day before the club’s match of the 26th round, which happened to be on 21 September 2007. Consequently, the Claimant allegedly never played for C due to the non-issuance of the ITC on time. 26. In conclusion, C deemed that since the Claimant had signed his contract with it five months after he had terminated his employment contract with the Respondent due to the non-payment of his salaries, it should not be deemed as having induced the Claimant to breach his employment contract with the Respondent. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (DRC) analyzed whether it was competent to deal with the present matter. In this respect, it noted that the instant case was submitted to FIFA on 2 April 2007. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005; hereinafter: the Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules in combination with art. 21 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber [edition 2008]). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 and 2 in connection with art. 22 lit. b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate, in the presence of at least three members including the chairman, on employment related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a K player and a S club regarding an employment related dispute between the parties. 4. Subsequently, the members of the Chamber analysed which edition of the regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) and, on the other hand, to the fact that the relevant employment contract at the basis of the present dispute was concluded on 11 November 2005 and that the claim was lodged with FIFA on 2 April 2007. In view of the foregoing, the Chamber came to the conclusion that the previous version of the regulations, the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereinafter: the Regulations), are applicable to the case at hand as to the substance. 5. Once its competence and the applicable Regulations were thus established, the members of the Dispute Resolution Chamber went on to deal with the substance of the matter and started by acknowledging the above-mentioned facts and documentation contained in the file as well as carefully considered the arguments submitted by all the parties involved in the present dispute. 6. In particular, the Chamber noted that the entire dispute centered around the question as to which party had caused the late arrival of the Claimant at the Respondent. In this respect, the members of the Chamber underlined that the Claimant had argued that it had been the Respondent who had omitted to provide him with the necessary documents on time in order for him to travel without delay, whereas the Respondent had maintained that the Claimant himself had delayed his arrival without valid reason. Consequently, and on the basis of the submissions filed by the parties, the Chamber held that it would have to determine if the course of action and attitude of each of the Claimant and Respondent had in some way contributed to the late return of the Claimant to the Respondent and to which extent. 7. In this respect, the Chamber started by acknowledging that the Claimant and the Respondent had concluded a valid employment contract in force from 11 November 2005 until 10 November 2008. It was also noted that the Claimant had been loaned by the Respondent to the club E from 3 February 2006 until 31 December 2006, and, within this same period of time, namely from 13 August 2006 until 31 August 2006, had further been loaned by E to another K club, R. 8. In this context, the Chamber went on to underline that on 27 December 2006, a few days before his contract concluded with R in connection with the second loan expired, the Claimant had contacted the Respondent in order to be provided with a flight ticket so that he could resume duty with the Respondent’s team. Then, apparently because of the ongoing religious “holidays” in S, the Respondent had only been able to provide the Claimant with his flight ticket and the necessary documents for his visa application on 24 or 25 January 2007, according to the different versions, submitted by the Claimant and the Respondent, respectively for a flight leaving on 27 January 2007, that is, exactly one month after the Claimant had contacted the Respondent. 9. At this point, the members of the Chamber thought it important to stress that the delay running from the day the Claimant should have resumed duty with the Respondent according to the relevant contract, i.e. 1 January 2007, until the day the latter provided the former with the necessary documents and flight ticket, could not reasonably be attributed to the Claimant. In this respect, the Chamber found no reason to believe that the Claimant would not have travelled to S earlier, had he been provided by the Respondent with the necessary documents a few days after having asked for them. 10. In continuation, the Chamber noted that the Claimant had explained to have only been able to obtain his visa from the S embassy in Y on 9 February 2007, i.e. 13 days after he had been due to fly to S. For this reason as well as because his wife was to give birth apparently on 14 February 2007, the Claimant had asked the Respondent, a first time on 12 February and then again on 13 February 2007, to re-issue his flight ticket for the date of 18 February 2007. In this respect, the members of the Chamber agreed to hold that the Claimant had not provided any convincing evidence justifying the delay in obtaining his visa. In particular, the Chamber stressed that the Claimant had eventually taken 16 or 17 days to get his visa. Moreover, the Chamber could not understand why the Claimant had taken so long to inform the Respondent of the apparent difficulty he was having in relation to the issue of his visa. As a matter of fact, the Claimant had only informed the Respondent of the aforementioned on 12 February 2007 in writing. 11. In view of the above, the members of the Chamber were of the view that the Claimant had not taken all reasonable steps to keep the delay to obtain the necessary visa from the S embassy as short as possible after the receipt of his flight ticket and the documents related to the obtainment of his visa on 24 or 25 January 2007 and that therefore, he had himself contributed to the delay in his return to the Respondent. 12. This being established, the Dispute Resolution Chamber went on to consider what had then been the reaction of the Respondent in reply to the request made by the Claimant to have his flight ticket issued to fly to S on 18 February 2006. In this respect, the Chamber referred to the content of a correspondence dated 14 February 2007 submitted by the Respondent itself. The letter, sent by fax to the Claimant on or about 14 February 2007, reads the following statements: “Please find enclosed to your attention the new (PTA) and reservation details of Mr A […]. Please note that the referred tickets are dated February 18th 2007 as per your request [emphasis added]. Therefore, the issued new tickets should be collected by the player from Air Y counter at the airport. We also request your best attention to the fact that L Club has accomplished with all your requests in order to provide the player the necessary period of time to assist his family, wife and new baby. However, we kindly request your comprehension in order to understand that no longer delays concerning your return shall be tolerated by L Club”. 13. In light of the wording of the aforementioned correspondence, the Chamber concluded that the Respondent had expressly agreed to the request made by the Claimant on 12 and 13 February 2007 to have his flight ticket re-issued but that it would no longer tolerate any delay in his return. In other words, the Respondent had granted the Claimant a final deadline for the latter to resume duty with its team until 19 February 2007, a deadline which the Claimant had eventually respected. Therefore, the Chamber was of the opinion that although the delay running from 27 January 2007 and 13 February 2007 could be attributed to the Claimant, the Respondent had, by means of the above-mentioned correspondence, subsequently allowed the Claimant to resume duty with it on 19 February 2007. Consequently, the Respondent could no longer allege that it was the Claimant who had failed to arrive at the club on time. 14. This being established, the Chamber went on to consider the assertion raised by the Claimant according to which he had not received any salary payments since his first contact with the Respondent on 27 December 2006, nor had he been provided with the promised car and private housing mentioned in this employment contract. 15. In this respect, the Dispute Resolution Chamber acknowledged that the Respondent had claimed to have issued a cheque in the amount of USD 80,000 in favour of the Claimant and covering the period from 19 February 2007 until 18 April 2007, but that the latter had refused to accept it. According to the Chamber, it had not enough evidence before it in order to conclude that the aforementioned amount of money (i.e. the USD 80,000) had been duly received by the Claimant. In particular, the Chamber noted that the relevant cheque was dated 30 April 2007, whereas the Claimant had already terminated his employment contract with the Respondent on 24 April 2007. Furthermore, the members of the Chamber agreed that a cheque can subsequently be cancelled before it can be cashed. Consequently, and in the absence of any further evidence demonstrating that the relevant amount had indeed been withdrawn from a particular bank account by the beneficiary of the cheque, the Chamber could not infer from the submission of the Respondent that the amount of money had duly been received by the Claimant. 16. As for the private housing and car, the Chamber noted that on the basis of the parties’ submissions, it could not be clearly established that the Respondent had failed to respect its obligations under the contract, since it had provided the Claimant with a hotel room of good standard while looking for alternative accommodation as well as had put a chauffeur at his disposal. The Chamber emphasised that the Claimant had not denied the aforementioned but had only sought to argue that the accommodation provided was not up to the standard required by the contract, an allegation that would in any case be difficult for the Chamber to verify. 17. In continuation, the members of the DRC recalled that the Claimant had terminated his contract with the club on 24 April 2007 and had eventually left S to apparently go back to K since he deemed that the Respondent had failed to comply with the terms of their respective employment contract. 18. In this connection, the Chamber addressed the issue of whether the termination of the contract by the Claimant was justified. First of all, the DRC sought to recall that the delay in the return of the Claimant until 27 January 2007 had been caused by the Respondent and that consequently, the latter was in any case not entitled to withdraw payment to the Claimant of his salary due for January 2007. The argument of the Respondent according to which the Claimant should only receive his salary as from the date of his return to the club, i.e. 19 February 2007, could consequently not be upheld by the Chamber. 19. Secondly, the fact that the Claimant had himself delayed his return the days after he was due to fly back to S on 27 January 2007, could not possibly discharge the Respondent from his obligation to pay the Claimant as soon as he had reintegrated the team. In this regard, the Chamber sought to stress that although the Respondent had, on several occasions, claimed that it was willing to pay the Claimant as from the date of his return to the club, it had eventually not been able to prove that it had effectively paid the Claimant as stated. 20. Equally, the Chamber was eager to emphasise that the Respondent, by means of its letter dated 14 February 2007, accepted the Claimant’s request to return to S by means of the flight leaving the destination of origin on 18 February 2007. In other words, the Chamber pointed out that the Respondent could not claim that the Claimant left the Respondent and did not reintegrate it on time, since it explicitly accepted the Claimants behaviour by means of its aforementioned letter dated 14 February 2007. 21. In view of the above, the members of the Chamber were convinced that the Respondent had failed to respect the terms of the employment contract it had signed with the Claimant and had therefore breached the said employment contract. As a consequence, the Claimant, having requested the Respondent on several occasions to proceed to pay his outstanding salaries, and the Respondent not having complied with these requests, had had a just cause to terminate his contract and claim compensation under art. 17 of the Regulations. On account of the above, the members of the Chamber, founding in favour of the Claimant, consequently also agreed to dismiss the counter-claim that the Respondent had lodged against the Claimant and his new club, C. 22. Before turning its attention to the issue of compensation to be granted to the Claimant, and for the sake of good order, the Chamber found it worthwhile to respond to some of the arguments and issues raised by the parties, in particular by the Respondent, during the course of the present procedure. Firstly, and with regard to the further loan of the Claimant to club R, the DRC pointed out that such issue did not concern the Claimant but only the Respondent and the two K clubs to which the Claimant was transferred on a loan basis. The Chamber, although aware that such a further loan to club R may eventually have led to the situation in which the Claimant had had to play with the Respondent’s second team, held that such matter would have had to be resolved between the clubs involved and could therefore not have any repercussion on the contractual relationship between the Respondent and the Claimant. 23. With regard to the allegation that the ITC of the Claimant had never been received by the S Football Federation, the Chamber sought to emphasise that any association requesting the issuance of an ITC from another association can request the assistance of FIFA if the latter association is not willing or does not issue the said ITC and the further mandatory prerequisites for such request are fulfilled, but that the S Football Federation had, for unknown reasons not called on the assistance of FIFA. 24. As to the argument raised by the Respondent according to which the late arrival of the Claimant had resulted in the impossibility of the Respondent to register him as the registration period had already been closed, the Chamber was keen to underline that an association does not have to wait for a player to be physically present in order for him to be registered for the club concerned at that same association. 25. The Dispute Resolution Chamber then went on to deal with the issue of compensation to be paid by the Respondent to the Claimant following the termination of the employment contract with just cause by the latter. To this effect, the Chamber referred to art. 17 of the Regulations and recalled that the said provision provides for a non-exhaustive enumeration of criteria which may be taken into consideration at the entire discretion of the relevant decision-making body when calculating the amount of compensation payable. 26. This being established, the Chamber started by considering the amount of money that the Respondent should have paid to the Claimant as outstanding salaries and concluded that, on the basis of the employment contract signed between the parties, the Claimant’s salaries were due as from 1 January 2007 and for the period until the time he had terminated his contract. In deduction to the amount of outstanding salary pertaining to the aforementioned period, the members of the Chamber concurred to deduct the month of February 2007 since it had been previously established that the Claimant had delayed his return after 27 January 2007 without being able to provide any conclusive evidence justifying such a delay. In this respect, the Chamber was of the view that although the Respondent had eventually allowed the Claimant to return to S on 19 February 2007, such a permission did not mean that the former had an obligation to pay the latter’s salary for the period running from his first initial return on 27 January 2007 up until he had effectively resumed duty with the team. However, the Respondent had in any case the obligation to pay the Claimant’s salary after he had returned to S. As a consequence, the Chamber held that the outstanding salary due to the Claimant amounted to USD 120,000 (i.e. the salaries pertaining to the months of January, March and April 2007). 27. In continuation, the members of the Chamber turned their attention to the amount of compensation to be paid by the Respondent to the Claimant in order for the latter to be compensated following his lawful termination of the employment contract concluded between the respective parties. To that end, the members of the Chamber sought to recall that each request for compensation has to be assessed on a case-by-case basis taking into account the specificities and particular circumstances of each case as well as the specificity of sport and should be based on the criteria stipulated in art. 17 of the Regulations. 28. This being established, the Chamber emphasised that, based on the non- exhaustive criteria contained in art. 17 of the Regulations, any party claiming compensation for breach of contract has a responsibility to mitigate the loss that it may have suffered as a result of a breach. In this respect, the Chamber took note of the fact that on 24 August 2007, the Claimant had been able to conclude an employment contract with C and that, subsequently, on 1 January 2008, he had signed another employment contract with the K club X, although for a value inferior to his previous contract with the Respondent. 29. On account of the aforementioned circumstances, and, in particular, in view of the fact that the Claimant had been able to mitigate his loss, the Chamber concluded that a compensation amounting to two monthly salaries, amounting to a total of USD 80,000 according to the contract the Claimant had concluded with the Respondent, seemed an appropriate and reasonable compensation to be paid to the Claimant. 30. In view of all of the above, the members of the Chamber concluded that, bearing in mind art. 17 par. 1 of the Regulations, as well as the particular circumstances of the present case, the claim of the Claimant should be partially accepted and that, consequently, the Respondent has to pay to the Claimant the total amount of USD 200,000, consisting of USD 120,000 pertaining to outstanding salaries as provided for under the terms of the relevant employment contract and of USD 80,000, pertaining to compensation for breach of contract without just cause payable by the Respondent. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant / Counter-Respondent, A, is partially accepted. 2. The Respondent / Counter-Claimant, L, has to pay to the Claimant / Counter- Respondent, A, the amount of USD 200,000 within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant / Counter-Respondent, A, is directed to inform the Respondent / Counter-Claimant, L, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 5. Any further claims lodged by the Claimant / Counter-Respondent, A, are rejected. 6. The counterclaim of the Respondent / Counter-Claimant, L, is rejected. Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to article 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber Markus Kattner Deputy Secretary General Encl. CAS Directives
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