F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 10 dicembre 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Jon Newman (USA), membro Philippe Diallo (Francia), membro Theodoros Giannikos (Grecia), membro del reclamo presentato dal giocatore, M come querelanti nei confronti del club, D FC Resistente in merito uno occupazionale vertenza contrattuale sorto tra le parti. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 10 dicembre 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Jon Newman (USA), membro Philippe Diallo (Francia), membro Theodoros Giannikos (Grecia), membro del reclamo presentato dal giocatore, M come querelanti nei confronti del club, D FC Resistente in merito uno occupazionale vertenza contrattuale sorto tra le parti. I. Fatti della controversia 1. Il giocatore, M (in prosieguo: il Richiedente), hanno sottoscritto un documento denominato "proposta scouting" (in prosieguo: la proposta), datata "2005/02/12", presumibilmente inviato dal club D FC (in prosieguo: il Resistente), dopo alcune trattative sarebbero state tenute con due agenti dei giocatori, il signor L, in qualità di rappresentante del club, e il signor C, che rappresentano il giocatore. 2. La proposta ha stabilito le seguenti condizioni: - USD 280.000, come firma, sul prezzo, - 200.000 dollari come stipendio annuo, - USD 2300 come bonus per ogni partita vinta, - 30% di USD 2.300 per sorteggio, - 1 biglietto aereo, - un appartamento ammobiliato e una macchina a disposizione del giocatore. 3. La proposta non parlare di una data di inizio del rapporto di lavoro presunto, né una durata specifica. Inoltre, anche se sembra essere stato redatto su un foglio recante la lettera-capo della Resistente, non è firmato da un rappresentante di quest'ultimo. Tuttavia, il documento viene contrassegnato con la dicitura: "D Football Club - Presidente - Z". Infine, la proposta contiene la seguente frase: "Questa è la proposta finale". 4. Secondo la ricorrente, il signor L ha agito come assistente di J agente di giocatori tesserati ', anche se il signor Lee era la persona che conduce le attività. 5. Secondo la ricorrente, in data 23 febbraio 2006, si recò a K con il suo avvocato. 6. Il 25 febbraio 2006, l'attore avrebbe andato a S, dove la squadra del Resistente stava prendendo parte ad un torneo amichevole. In questo giorno, l'attore sarebbe stato presentato al Presidente del convenuto, per l'allenatore così come altri membri della delegazione del Resistente. Dopo il match, l'attore è stato alloggiato in un albergo dove si attendeva ulteriori istruzioni da parte del Resistente, in particolare per quanto riguarda le visite mediche. 7. Secondo la ricorrente, il 27 febbraio 2006, si è incontrato con il team manager, il signor Y, che presumibilmente gli chiese se era nella sua migliore condizione fisica e se avesse potuto giocare, come una partita di prova, la finale del torneo amichevole che doveva essere contestato nel pomeriggio. L'attore rispose che era in una condizione fisica normale, e ha insistito sul fatto che aveva firmato la proposta partendo dal presupposto che si trattava di un contratto vincolante, e che non aveva viaggiato a K solo per prendere parte a partite di prova. 8. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il signor L avrebbe informato l'attore che l'allenatore della D FC si è opposto al suo essere parte della squadra, e che era per tornare a B. 9. Il 6 novembre 2007, l'attore ha presentato una domanda di fronte alla FIFA per violazione di contratto contro il convenuto. A questo proposito, l'attore ha affermato che la proposta conteneva tutte le essentialia negotii di un contratto di lavoro valido. Inoltre, ha sottolineato che la proposta non ha menzionato che era subordinata alla firma di un successivo accordo definitivo. Così, ha sostenuto che la proposta doveva essere un accordo definitivo tra le parti. 10. In considerazione di quanto sopra, l'attore ha dichiarato che il convenuto deve essere ritenuto responsabile per violazione del contratto e, pertanto, ha chiesto di essere assegnata una compensazione finanziaria per un importo di USD 480.000 come valore presunto del contratto (ad esempio USD 280.000, come firma-on tassa di USD 200.000 e corrispondente ad un reddito annuale sotto la proposta), maggiorate di un tasso d'interesse del 5% pa sulla somma dovuta a titolo di risarcimento, a decorrere dalla data della firma della proposta. A questo proposito, aggiunge che è rimasto disoccupato a causa del comportamento del club, dal momento che si è rifiutato di prendere in considerazione altre proposte di lavoro. 11. Il Resistente interamente respinto la richiesta del ricorrente e ha affermato che non aveva preparato né via fax la proposta all'attore. Essa sottolinea che in realtà non era stato coinvolto in nessun rapporto con l'attore o il suo agente. Il Resistente ha inoltre dichiarato che la proposta era stata falsamente redatto e forgiato dal sig L, un agente di giocatori senza licenza ", sotto il nome del Resistente. A sostegno di questa affermazione, il convenuto ha sottolineato che la proposta presentata dal richiedente contiene un numero sbagliato di fax sotto la carta intestata. Inoltre, il Resistente notato una differenza tra la data del documento, vale a dire "12 febbraio 2005", e la data in cui il fax è stato inviato all'agente del giocatore, ossia il 12 febbraio 2006. 12. Infine, il Resistente ha presentato una dichiarazione scritta e certificata dal signor L, in cui quest'ultimo ha ammesso di aver preparato la proposta senza l'approvazione del Resistente al fine di rendere l'attore venuto a K. Egli ha anche sottolineato che, il 20 gennaio 2006 , aveva raccomandato l'attore al convenuto, con un DVD che illustra le prestazioni del ricorrente, e che il convenuto aveva, a questo punto, dimostrato un certo interesse per il richiedente. Tuttavia, il sig L sarebbe stato costretto a presentare una proposta forgiato all'agente del ricorrente in ordine per il ricorrente di accettare di recarsi in K. Questo è presumibilmente il motivo per cui ha inviato la proposta al Richiedente, tramite gli uffici della società sportiva è stato il rapporto di lavoro con, il 12 febbraio 2006. A questo proposito, il signor L indicato che la proposta falsamente indicato la data del 12 febbraio 2005 come data in cui il documento è stato redatto, e che in realtà è stato redatto il 12 febbraio 2006. Mr L poi personalmente acquistato alcuni biglietti aerei per il ricorrente, che è venuto con il suo avvocato. Mr L ha inoltre sottolineato che l'avvocato del ricorrente aveva chiesto di pagare un extra di 50.000 USD come condizione per l'attore di partecipare ad un incontro durante un torneo amichevole, al fine di valutare le prestazioni del ricorrente, e che "per questo motivo, il giocatore è stato costretto a tornare in B il 28 febbraio 2006 ". 13. Nella sua replica, l'attore ha accolto la sua domanda e, in particolare, sosteneva che la proposta costituiva un accordo definitivo e vincolante tra il Resistente e se stesso. Inoltre ha sottolineato che il sig L era sempre presente durante tutte le riunioni tenutesi tra il Resistente e se stesso e che il signor L era in possesso del timbro del club e carta intestata. Pertanto, l'attore ha respinto le accuse dell'agente quest'ultimo che agiva senza l'autorizzazione del Resistente. 14. Infine, il convenuto ha ribadito la sua precedente dichiarazione e ha insistito sul fatto che non aveva inviato la proposta di parte attrice, e che il signor L non aveva alcun potere o diritto di agire per conto del convenuto. Inoltre, il convenuto ha dichiarato che inizialmente avrebbe dovuto testare il richiedente dopo che il sig L lo aveva portato alla sua attenzione al campo di allenamento del Resistente il 25 febbraio 2006 (prima di tale data ha avuto alcuna informazione circa l'attore), ma l'attore avrebbe rifiutato da testare. Allora, l'attore tornò a B, e il convenuto non ha avuto più contatti con lui. Di conseguenza, il convenuto ha concluso che non dovrebbe essere ritenuto responsabile per eventuali atti che sono stati condotti dal sig L per quanto riguarda la proposta, e che non aveva mai destinato ad essere vincolato da un contratto di lavoro con l'attore. 15. Dopo l'attore tornò a B, ha riferito, è rimasto disoccupato. In seguito ha firmato un contratto di lavoro con la P club, valida dal 29 gennaio 2009 al 29 dicembre 2009. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito anche denominata "la Camera") ha analizzato se essa era competente ad occuparsi del caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 6 novembre 2007. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: "Regole procedurali") sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 21 comma 2 e 3 del 2008.. edizione delle norme procedurali in combinazione con l'art. 18 par. 2 e 3 delle norme procedurali). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2009) la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un giocatore brasiliano e un club da K . 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2009), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 6 novembre 2007, l'edizione 2005 delle suddette regole (di seguito "Regolamento") è applicabile al questione a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione e ha iniziato riconoscendo i suddetti fatti e documenti contenuti nel file, come pure considerare attentamente gli argomenti presentati dalle parti coinvolte nel presente controversia. 5. A questo proposito, la Camera ha stabilito che i centri presente controversia intorno alla questione se un rapporto contrattuale era venuta in esistenza tra l'attore e il convenuto. Infatti, l'attore, da parte sua, ha espresso il parere che la "proposta di scouting" conteneva tutte le essentialia negotii di un contratto di lavoro e dovrebbe quindi essere considerato come un accordo definitivo e vincolante tra il Resistente e lui. Inoltre, l'attore ha insistito sul fatto che, sebbene il signor L, un non-autorizzato agente, ha dichiarato di aver contattato l'attore senza l'autorizzazione del Resistente, secondo lui, l'agente di quest'ultimo ha chiaramente agito in nome del Resistente, dato che era in possesso del timbro del Resistente e carta intestata. Pertanto, l'attore sostiene che avrebbe dovuto essere compensati per l'asserita violazione del relativo contratto da parte del Resistente. 6. Il Resistente, tuttavia, ha dichiarato che non aveva mai stipulato un contratto di lavoro con l'attore e, a questo proposito, in particolare basata su dichiarazione del sig L che quest'ultima aveva agito da solo, senza l'autorizzazione del Resistente, utilizzando carta intestata del Resistente e la redazione una proposta al richiedente in modo per lui di recarsi a K. Il Resistente ammette inoltre che, al momento dell'arrivo del richiedente in K, era stata ritenuta stipulare un contratto di lavoro con lui, ma che a causa del rifiuto del ricorrente di fare una prova durante il un torneo amichevole, si era deciso di non andare avanti con un contratto. Il Resistente sostiene quindi che non dovrebbe essere ritenuto responsabile per eventuali infrazioni condotto da Mr K e respinge l'affermazione del ricorrente del tutto. 7. Dopo aver dichiarato quanto sopra, la Camera ha concentrato la sua attenzione sulla "proposta scouting" e, in particolare, ha analizzato se questo documento conteneva tutti i essentialia negotii di un contratto di lavoro. A questo proposito, la Camera ha voluto sottolineare che, affinché un contratto di lavoro da considerare come valide e vincolanti, deve contenere almeno il nome delle parti, l'oggetto, la durata del rapporto di lavoro, e la firma del parti. 8. In continuazione, la Camera ha prestato particolare attenzione sul fatto che il Resistente ha negato di aver firmato o timbrato la "proposta scouting" e aveva affermato che il signor L aveva agito senza la sua autorizzazione, utilizzando il proprio timbro e carta intestata (che, secondo il Resistente, non non contiene i recapiti corretti). Inoltre, il signor L ha, per mezzo di una dichiarazione scritta, ha ammesso che i fatti allegati dal convenuto siano corrette. Il ricorrente, tuttavia, affermato che L è stato chiaramente che agisce per conto del convenuto e che quindi la "proposta scouting" dovrebbe essere interpretata come essendo stato validamente concluso dalla Resistente. 9. Con le considerazioni che precedono in mente, la Camera era ansioso di sottolineare che in base al principio giuridico l'onere della prova di cui al art. 12 par. 3 delle norme procedurali, che cadde su l'attore di dimostrare che il signor L agiva per conto della controparte quando ha impresso la "proposta scouting", e che tale prova non era stata fornita dal ricorrente. Inoltre, la Camera, mettendo da parte la suddetta questione di se il sig L agiva per conto della controparte, ha sottolineato che la "proposta scouting" non contiene la firma rappresentante del Resistente, ma solo il suo timbro. A questo proposito, la Camera ha affermato che un documento relativo all'occupazione, a seconda di quale denominazione potrebbe avere, che porta solo il timbro del club, non può considerarsi validamente firmato da quest'ultimo. Infatti, è senza dubbio la firma da un rappresentante del club che legherà il club in questione al rapporto di lavoro. 10. In considerazione di quanto sopra, la Camera è giunto alla conclusione che la "proposta di scouting" mancava uno dei negotii essentialia, cioè una firma valida, al fine di essere considerato un contratto di lavoro valido. 11. Inoltre, e per il buon ordine delle cose, la Camera, dopo aver studiato a fondo i contenuti della "proposta di scouting", hanno anche scoperto che il documento in questione non parlare di una data di inizio specifica né una durata specifica del rapporto di lavoro, che è essere considerato come un negotii essentialia di un contratto di lavoro tra un club e un calciatore professionista, anche tenendo conto dell'art. 18 par. 2 del Regolamento. 12. In considerazione di tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie convenuto che la "proposta scouting" non contiene tutte le essentialia negotii di un contratto di lavoro, dato che manca una firma valida, nonché una data d'inizio e una durata specifica, e quindi non può essere considerato come un contratto legalmente vincolante. 13. Pertanto, la Camera ha stabilito che il convenuto non era vincolato da la "proposta scouting", e che nessuna violazione del contratto sia stata commessa dal Resistente. 14. In conclusione, la Camera ha deciso che, vista l'assenza di una violazione del contratto da parte del Resistente, la richiesta del Richiedente manca chiaramente a terra e che quindi non ha diritto ad alcun risarcimento ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento. Pertanto, la Camera ha deciso che la pretesa del ricorrente deve essere respinto nella sua interezza. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie La pretesa del ricorrente, M, è stata respinta. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 10 December 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Theo van Seggelen (Netherlands), member Jon Newman (USA), member Philippe Diallo (France), member Theodoros Giannikos (Greece), member on the claim presented by the player, M as Claimant against the club, D FC as Respondent regarding an employment-related contractual dispute arisen between the parties. I. Facts of the case 1. The player, M (hereinafter: the Claimant), signed a document named “scouting proposal” (hereinafter: the proposal), dated “2005.02.12”, allegedly sent by the club D FC (hereinafter: the Respondent), after some negotiations were allegedly held with two players’ agents, Mr L, as the club’s representative, and Mr C, representing the player. 2. The proposal established the following conditions: - USD 280,000 as signing-on fee, - USD 200,000 as annual salary, - USD 2,300 as bonus per match won, - 30% of USD 2,300 per draw, - 1 flight ticket, - one furnished apartment and a car at the disposal of the player. 3. The proposal does not mention a starting date of the alleged employment relationship, nor a specific duration. Moreover, although it appears to have been drafted on a paper bearing the letter-head of the Respondent, it is not signed by any representative of the latter. However, the document is stamped with the mention: “D Football Club - President - Z”. Finally, the proposal contains the following sentence: “This is the final proposal”. 4. According to the Claimant, Mr L acted as the assistant of the licensed players’ agent J, although Mr Lee was the person conducting the activities. 5. According to the Claimant, on 23 February 2006, he travelled to K with his lawyer. 6. On 25 February 2006, the Claimant allegedly went to S, where the Respondent’s team was taking part in a friendly tournament. On this day, the Claimant was allegedly presented to the President of the Respondent, to the coach as well as other members of the Respondent’s delegation. After the match, the Claimant was accommodated in a hotel where he awaited further instructions from the Respondent, in particular regarding medical examinations. 7. According to the Claimant, on 27 February 2006, he met with the team manager, Mr Y, who purportedly asked him if he was in his best physical condition and if he could play, as a trial match, the final of the friendly tournament which was to be disputed in the afternoon. The Claimant replied that he was in a normal physical condition, and insisted on the fact that he had signed the proposal on the assumption that it constituted a binding contract, and that he had not travelled to K only to take part in trial matches. 8. In the afternoon of the same day, Mr L allegedly informed the Claimant that the coach of D FC was opposed to his being part of the team, and that he was to return to B. 9. On 6 November 2007, the Claimant lodged a claim in front of FIFA for breach of contract against the Respondent. In this respect, the Claimant asserted that the proposal contained all the essentialia negotii of a valid employment contract. Furthermore, he pointed out that the proposal did not mention that it was subject to the signing of a subsequent, definitive agreement. Thus, he argued that the proposal was meant to be a definitive agreement between the parties. 10. In view of the aforementioned, the Claimant stated that the Respondent is to be held liable for breach of contract and therefore asked to be awarded a financial compensation in the amount of USD 480,000 as alleged value of the contract (i.e. USD 280,000 as signing-on fee and USD 200,000 corresponding to one annual income under the proposal), plus an interest rate of 5% p.a. on the amount due as compensation, as from the date of signature of the proposal. In this respect, he adds that he remained unemployed due to the club’s conduct, since he refused to consider other labour proposals. 11. The Respondent entirely rejected the Claimant’s claim and asserted that it had not prepared nor faxed the proposal to the Claimant. It points out that in fact it had not been involved in any relations with the Claimant or his agent. The Respondent further stated that the proposal had been falsely drafted and forged by Mr L, an unlicensed players’ agent, under the Respondent’s name. In support of this affirmation, the Respondent pointed out that the proposal submitted by the Claimant contains a wrong fax number under the letterhead. Furthermore, the Respondent noted a difference between the date of the document, i.e. “12 February 2005”, and the date when the fax was sent to the player’s agent, i.e. 12 February 2006. 12. Finally, the Respondent submitted a written and certified statement from Mr L, in which the latter admitted that he had prepared the proposal without the approval of the Respondent in order to make the Claimant come to K. He also underlined that, on 20 January 2006, he had recommended the Claimant to the Respondent, using a DVD which illustrated the Claimant’s performances, and that the Respondent had, at this point, shown some interest in the Claimant. However, Mr L was allegedly compelled to provide a forged proposal to the Claimant’s agent in order for the Claimant to accept to travel to K. This is allegedly why he sent the proposal to the Claimant, via the offices of the sports company he was employed with, on 12 February 2006. In this respect, Mr L indicated that the proposal falsely indicated the date of 12 February 2005 as the date when the document was drafted, and that it was actually drafted on 12 February 2006. Mr L then personally purchased some flight tickets for the Claimant, who came with his lawyer. Mr L further stressed that the Claimant’s lawyer had asked him to pay an extra USD 50,000 as a condition for the Claimant to participate to a match during a friendly tournament in order to evaluate the Claimant’s performance, and that, “for this reason, the player was forced to return to B on 28 February 2006”. 13. In his replica, the Claimant upheld his claim and, in particular, maintained that the proposal constituted a final and binding agreement between the Respondent and himself. Moreover, he pointed out that Mr L was always present during all meetings held between the Respondent and himself and that Mr L was in possession of the club’s stamp and letterheads. Therefore, the Claimant rejected the latter agent’s allegations that he was acting without the Respondent’s authorization. 14. Finally, the Respondent reiterated its previous statement and insisted on the fact that it had not sent the proposal to the Claimant, and that Mr L had no power or right to act on behalf of the Respondent. Furthermore, the Respondent indicated that it initially intended to test the Claimant after Mr L had brought him to its attention at the Respondent’s training camp on 25 February 2006 (prior to which date it had no information about the Claimant), but the Claimant allegedly refused to be tested. Thereupon, the Claimant returned to B, and the Respondent did not have any more contacts with him. Therefore, the Respondent concluded that it should not be held liable for any acts which were conducted by Mr L with regard to the proposal, and that it had never intended to be bound by an employment contract with the Claimant. 15. After the Claimant returned to B, he reportedly remained unemployed. He later signed an employment contract with the club P, valid from 29 January 2009 to 29 December 2009. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (hereinafter also referred to as “the Chamber”) analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 6 November 2007. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005; hereinafter: “Procedural Rules”) are applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 2 and 3 of the 2008 edition of the Procedural Rules in combination with art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2009) the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns an employment- related dispute with an international dimension between a Brazilian player and a club from K. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2009), and considering that the present claim was lodged on 6 November 2007, the 2005 edition of the said regulations (hereinafter: “the Regulations”) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter and started by acknowledging the above-mentioned facts and documentation contained in the file as well as carefully considering the arguments submitted by the parties involved in the present dispute. 5. In this regard, the Chamber established that the present dispute centers around the question as to whether a contractual relationship had come into existence between the Claimant and the Respondent. Indeed, the Claimant, for his part, expressed the view that the “scouting proposal” contained all the essentialia negotii of an employment contract and should thus be considered as a final and binding agreement between the Respondent and him. Furthermore, the Claimant insisted on the fact that, although Mr L, a non-licensed agent, declared having contacted the Claimant without the Respondent’s authorisation, according to him, the latter agent had clearly acted on the Respondent’s behalf, since he was in possession of the Respondent’s stamp and letterhead. Therefore, the Claimant claims that he should be compensated for the alleged breach of the relevant contract by the Respondent. 6. The Respondent, however, held that it had never entered into an employment contract with the Claimant and, in this regard, in particular relied on Mr L declaration that the latter had acted alone, without the Respondent’s authorisation, by using the Respondent’s letterhead and drafting a proposal to the Claimant in order for him to travel to K. The Respondent further admits that, upon the Claimant’s arrival in K, it had considered entering into an employment contract with him, but that due to the Claimant’s refusal to do a trial during a friendly tournament, it had decided not to go forward with a contract. The Respondent therefore argues that it should not be held liable for any malpractice conducted by Mr K and rejects the Claimant’s claim entirely. 7. Having stated the aforementioned, the Chamber focused its attention on the “scouting proposal” and in particular analysed whether this document contained all the essentialia negotii of an employment contract. In this respect, the Chamber wished to emphasise that in order for an employment contract to be considered as valid and binding, it must at least contain the name of the parties, the object, the duration of the employment relationship, and the signature of the parties. 8. In continuation, the Chamber lent particular emphasis on the fact that the Respondent denied having signed or stamped the “scouting proposal” and had alleged that Mr L had acted without its authorisation by using its stamp and letterhead (which, according to the Respondent, does not contain the correct contact details). Furthermore, Mr L has, by means of a written declaration, admitted that the facts as alleged by the Respondent are correct. The Claimant, however, asserted that L was clearly acting on behalf of the Respondent and that therefore the “scouting proposal” should be interpreted as having been validly concluded by the Respondent. 9. With the foregoing considerations in mind, the Chamber was eager to emphasise that in accordance with the legal principle of the burden of proof mentioned under art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, it fell upon the Claimant to prove that Mr L was acting on behalf of the Respondent when he stamped the “scouting proposal”, and that such proof had not been provided by the Claimant. Furthermore, the Chamber, setting aside the aforesaid question of whether Mr L was acting on behalf of the Respondent, underlined that the “scouting proposal” did not contain the Respondent’s representative’s signature, but only its stamp. In this regard, the Chamber affirmed that an employment-related document, whichever denomination it might have, which bears only the stamp of the club, cannot be considered as having been validly signed by the latter. Indeed, it is undoubtedly the signature by a representative of the club which will bind the club in question to the employment relationship. 10. In view of the aforementioned, the Chamber came to the conclusion that the “scouting proposal” lacked one of the essentialia negotii, i.e. a valid signature, in order to be considered a valid employment contract. 11. In addition, and for the sake of good order, the Chamber, having thoroughly studied the contents of the “scouting proposal”, also found that the said document does not mention a specific starting date nor a specific duration of the employment relationship, which is to be considered as an essentialia negotii of an employment contract between a club and a professional football player, also bearing in mind art. 18 par. 2 of the Regulations. 12. In view of all of the above, the Dispute Resolution Chamber agreed that the “scouting proposal” does not contain all the essentialia negotii of an employment contract, since it lacks a valid signature as well as a starting date and a specific duration, and thus cannot be considered as a legally binding contract. 13. Therefore, the Chamber established that the Respondent was not bound by the “scouting proposal”, and that no breach of contract has been committed by the Respondent. 14. In conclusion, the Chamber decided that, in view of the absence of a breach of contract by the Respondent, the claim of the Claimant clearly lacks ground and thus that he is not entitled to any compensation in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations. Therefore, the Chamber decided that the claim of the Claimant must be rejected in its entirety. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber The claim of the Claimant, M, is rejected. Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy Secretary General Encl. CAS directives
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