F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 gennaio 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), gli Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), gli Rinaldo Martorelli (Brasile), gli Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro per il reclamo presentato dal Club A, come attore contro il Club B, come Resistente in merito a una controversia circa l’indennità di formazione per i fatti giocatore XI del caso
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 gennaio 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), gli Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), gli Rinaldo Martorelli (Brasile), gli Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro per il reclamo presentato dal Club A, come attore contro il Club B, come Resistente in merito a una controversia circa l'indennità di formazione per i fatti giocatore XI del caso 1. Il 30 giugno 2002, il giocatore X, nato nel luglio 1981, ha firmato un non-dilettante contratto con il club B , all'età di 20. 2. Il 15 marzo 2005, il club A che ha contribuito alla formazione del giocatore in questione, ha presentato un reclamo contro la squadra B per l'indennità di formazione come descritto nel capitolo VII del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori, edizione 2001. 3. Il 29 agosto 2005, il club B fornito la sua posizione al ricorso presentato dal club A , affermando che la domanda deve essere respinta a causa della prescrizione. 4. Dopo essere stato definito dalla FIFA alla possibilità che la presente domanda può essere prescritto in applicazione dell'articolo 44 del Regolamento di cui sopra, il richiedente di cui una richiesta di risarcimento di formazione depositato presso FIFA dal club di C il 2 gennaio 2003 contro il club B per la formazione del giocatore stesso, e ha dichiarato di aver presentato la presente domanda e Club C già a quel tempo, e la stessa corrispondenza. 5. La suddetta presentazione del 2 gennaio 2003 è stato realizzato dall'Associazione di club A e C e contiene un elenco dei club, che ha contribuito alla formazione del giocatore in questione. L'elenco contiene anche il club A . 6. In continuazione, allegata alla relativa corrispondenza dalla Association è una lettera dalla C club, per mezzo del quale questo club rivendica espressamente per l'indennità di formazione per la formazione del giocatore X. 7. Detto corrispondenza, tuttavia, non contiene una richiesta esplicita da club A . In particolare, lo fa non comporta alcuna petizione da parte del suddetto circolo, né una procura che autorizza l'Associazione ad agire per suo conto in materia presente. 8. Il 15 gennaio 2004, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso circa la domanda di risarcimento di formazione presentata dal club di C. Il club A , come gli altri club menzionati nella lista dell'Associazione ha presentato il 2 gennaio 2003, non è stata presa in considerazione, dal momento che come accennato in precedenza, nessun reclamo è stato presentato espressa alla FIFA dal club in questione. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La questione in gioco è stato presentato alla FIFA entro il 1 ° luglio 2005. Pertanto, ai sensi dell'articolo 18 cpv. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005), le precedenti regole di prassi e procedure della Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2002, di seguito, le regole procedurali ) si applicano alla questione in mano le regole procedurali. 2. Inoltre, ai sensi dell'articolo 26 cpv. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), i regolamenti precedenti per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, di seguito denominato: il Regolamento) si applicano alla controversia in questione, per quanto la sostanza della questione è interessato. 3. I membri della Camera di Risoluzione delle Controversie sono stati chiamati a superare una decisione in materia in questione dal presidente della Camera di Risoluzione delle controversie ai sensi dell'art. 1 punto 6) delle norme procedurali. 4. I membri della Camera hanno iniziato la loro deliberazioni affermando che la questione in esame riguarda una disputa tra due squadre per quanto riguarda l'indennità di formazione, sulla base del capitolo VII del Regolamento. 5. Ai sensi dell'art. 42 cpv. 1 lit. (B) del Regolamento, ed in particolare Para. (Vi) della detta disposizione, rientra nella competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie di esaminare le controversie relative spese di indennità di formazione, su richiesta di una delle parti della controversia. 6. In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Dispute concluso che era competente a decidere sul contenzioso in esame. 7. La Camera ha poi ammesso i fatti del caso di specie, nonché la documentazione contenuta nel file. 8. A causa delle circostanze della materia, la Camera ha dichiarato che prima di deliberare nel merito della questione, è fondamentale per chiarire la data di presentazione della presente domanda alla FIFA, al fine di stabilire se la presente domanda per la formazione compensazione è disposto. 9. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che la data di presentazione della presente domanda, due date di messa in discussione, cioè il 2 gennaio 2003 o 15 marzo 2005. 10. Il 2 gennaio 2003, l'Associazione ha presentato alla FIFA una richiesta di risarcimento formazione da parte del club di C contro la squadra B per la formazione del giocatore X. Questa sottomissione conteneva un elenco dei club che hanno contribuito alla formazione del giocatore in questione, compreso il club A. 11. In allegato alla relativa corrispondenza da parte dell'Associazione è stata una lettera del club di C, per mezzo del quale questo club espressamente richiesta per la indennità di formazione per il periodo di tempo che ha formato il X. player La corrispondenza ha detto, però, ha non contengono una lettera , una richiesta esplicita o qualsiasi petizione da parte della squadra A, né una procura che autorizza l'Associazione ad agire per conto del club A in materia presente. 12. Il 15 marzo 2005, il club A ha presentato alla FIFA una richiesta individuale e formale contro la squadra B per l'indennità di formazione per il giocatore X. 13. Alla luce di questi fatti, i membri della Camera ha dichiarato che una chiara distinzione deve essere fatta tra una rivendicazione propria di un club per indennità di formazione e un elenco di è incluso il club nella storia della carriera del giocatore, che comprende uno specifico club di xy, e che è allegato alla domanda di indennità di formazione di un altro club incluso in questa lista. La semplice indicazione del club xy in un siffatto elenco, senza richiesta esplicita del xy club per chiedere un risarcimento formazione non può essere considerata come un reclamo ufficiale per l'indennità di formazione del xy club. 14. In considerazione di quanto sopra, i membri della Camera sono del parere unanime che il 2 gennaio 2003 nessun reclamo ufficiale da parte del club A contro la squadra B per l'indennità di formazione del giocatore X è stata presentata alla FIFA. 15. Di conseguenza, la richiesta del club A contro la squadra B per l'indennità di formazione del X giocatore è da considerarsi formalmente presentato alla FIFA il 15 marzo 2005. 16. In continuazione, i membri della Camera ha riconosciuto che il giocatore X e la squadra B ha firmato il contratto di lavoro, che è alla base della presente domanda, il 30 giugno 2002. 17. Ai sensi dell'articolo 44 del Regolamento in relazione con l'articolo 4 del regolamento di procedura, la Camera di Risoluzione delle Controversie non deve prendere in qualsiasi controversia se più di due anni sono trascorsi da quando i fatti che portano alla controversia sorta. 18. Nel caso di specie, tra la data di quando i fatti che portano alla controversia, ossia il 30 giugno 2002 (data della firma del contratto di lavoro tra il X giocatore e il club B ) e la presentazione della domanda alla FIFA dal ricorrente, il club A , il 15 marzo 2005, più di due anni erano trascorsi. 19. In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che l'affermazione del club A contro la squadra B per l'indennità di formazione del X giocatore è da considerarsi come disposto. 20. Di conseguenza, la Camera ha deciso che non entra nel merito della questione. 21. Alla luce di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Dispute ha deciso che la pretesa del club A contro la B club per l'indennità di formazione in connessione con il giocatore X è da respingere. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta del club del club A contro la squadra B per l'indennità di formazione del giocatore X è stata respinta. 2. Ai sensi dell'art. 60 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00, Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org, www. tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2005-2006) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 12 January 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Jean-Marie Philips (Belgium), Member Zola Malvern Percival Majavu (South Africa), Member Rinaldo Martorelli (Brazil), Member Theo van Seggelen (Netherlands), Member on the claim presented by Club A, as Claimant against Club B, as Respondent regarding a dispute about training compensation for the player X. I. Facts of the case 1. On 30 June 2002, the player X, born in July 1981, signed a non-amateur contract with the club B, at the age of 20. 2. On 15 March 2005, the club A that contributed to the training of the player in question, lodged a claim against the club B for training compensation as described in chapter VII of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players, edition 2001. 3. On 29 August 2005, the club B provided its position to the claim lodged by the club A, stating that the claim must be rejected due to prescription. 4. After having been referred by FIFA to the possibility that the present claim could be prescribed in application of Article 44 of the above mentioned Regulations, the claimant referred to a claim for training compensation lodged at FIFA by the club C on 2 January 2003 against the club B for the training of the same player, and stated that it had lodged the present claim together with club C already at that time, and in the same correspondence. 5. The above-mentioned submission dated 2 January 2003 was made by the Association of club A and C and contains a list of the clubs, which contributed to the training of the player in question. The list does also contain the club A. 6. In continuation, attached to the relevant correspondence from the Association is a letter from the club C, by means of which this club expressly claims for the training compensation for the training of the player X. 7. The said correspondence, however, does not contain an express claim from the club A. In particular, it does neither comprise any petition from the said club nor a power of attorney authorising the Association to act on its behalf in the present matter. 8. On 15 January 2004, the Dispute Resolution Chamber decided about the claim for training compensation lodged by the club C. The club A, like the other clubs mentioned in the list of the Association presented on 2 January 2003, was not taken into consideration, since as previously mentioned, no express claim was submitted to FIFA by the club in question. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. The matter at stake was submitted to FIFA before 1 July 2005. Therefore, and in accordance with Article 18 Para. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005), the previous Rules Governing the Practice and Procedures of the Dispute Resolution Chamber (edition 2002, hereinafter referred to as; the Procedural Rules) apply to the matter at hand as procedural rules. 2. Moreover, in accordance with Article 26 Para. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005), the previous Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001, hereinafter referred to as; the Regulations) do apply to the dispute at stake as far as the substance of the matter is concerned. 3. The members of the Dispute Resolution Chamber were summoned to pass a decision on the matter at stake by the Chairman of the Dispute Resolution Chamber pursuant to Art. 1 point 6) of the Procedural Rules. 4. The members of the Chamber started their deliberations asserting that the present matter concerns a dispute between two clubs regarding training compensation, based on Chapter VII of the Regulations. 5. In accordance with Art. 42 Para. 1 lit. (b) of the Regulations, and in particular Para. (vi) of the said provision, it falls within the purview of the Dispute Resolution Chamber to review disputes concerning training compensation fees, at the request of one of the parties to the dispute. 6. In view of the above, the Dispute Resolution Chamber concluded that it was competent to decide on the present litigation. 7. The Chamber then acknowledged the facts of the case as well as the documentation contained in the file. 8. On account of the circumstances of the matter, the Chamber stated that prior to deliberating on the substance of the matter, it is crucial to clarify the date of the submission of the present claim to FIFA, in order to establish if the present claim for training compensation is prescript. 9. In this respect, the Chamber acknowledged that as the date of submission of the present claim, two dates come into question, i.e. 2 January 2003 or 15 March 2005. 10. On 2 January 2003, the Association submitted to FIFA a claim for training compensation by the club C against the club B for the training of the player X. This submission contained a list of the clubs that contributed to the training of the player in question, including the club A. 11. Attached to the relevant correspondence from the Association was a letter from the club C, by means of which this club expressly claimed for the training compensation for the period of time it trained the player X. The said correspondence, however, did neither contain a letter, an express claim or any petition from the club A nor a power of attorney authorising the Association to act on behalf of the club A in the present matter. 12. On 15 March 2005, the club A submitted to FIFA an individual and formal claim against the club B for training compensation for the player X. 13. In view of these facts, the members of the Chamber stated that a clear distinction has to be made between a proper claim of a club for training compensation and a list of the club’s included in the player’s career history, which includes a specific club xy, and which is attached to the claim for training compensation of another club included in this list. The mere indication of club xy on such a list, without the express request of the club xy to claim for training compensation cannot be considered as an official claim for training compensation of the club xy. 14. On account of the above, the members of the Chamber were of the unanimous opinion that on 2 January 2003 no official claim by the club A against the club B for training compensation of the player X was submitted to FIFA. 15. In consequence, the claim of the club A against the club B for training compensation of the player X is to be considered as formally submitted to FIFA on 15 March 2005. 16. In continuation, the members of the Chamber acknowledged that the player X and the club B signed the employment contract, which is at the basis of the present claim, on 30 June 2002. 17. According to Article 44 of the Regulations in connection with Article 4 of the Procedural Rules, the Dispute Resolution Chamber shall not address any dispute if more than two years have elapsed since the facts leading to the dispute arose. 18. In the present case, between the date when the facts leading to the dispute arose, i.e. 30 June 2002 (the date of the signature of the employment contract between the player X and the club B) and the submission of the claim to FIFA by the claimant, the club A, on 15 March 2005, more than two years had elapsed. 19. On account of the above, the Dispute Resolution Chamber concluded that the claim of the club A against the club B for training compensation of the player X is to be considered as prescript. 20. Consequently, the Chamber decided that it shall not enter into the substance of this matter. 21. In the light of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the claim of the club A against the club B for training compensation in connection with the player X is to be rejected. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the club of the club A against the club B for the training compensation of the player X is rejected. 2. According to art. 60 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00, Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org, www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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