F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 20 maggio 2011, nella seguente composizione: Geoff Thompson (Inghilterra), Presidente ad interim Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Johan van Gaalen (Sud Africa), membro Ivan Gazidis (Inghilterra), membro Alejandro Maron (Argentina), membro del reclamo presentato dal giocatore, B, come querelanti nei confronti del club, O , come convenuto in vista di un contenzioso sorto occupazionale tra i fatti I. parti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2010-2011) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 20 maggio 2011, nella seguente composizione: Geoff Thompson (Inghilterra), Presidente ad interim Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Johan van Gaalen (Sud Africa), membro Ivan Gazidis (Inghilterra), membro Alejandro Maron (Argentina), membro del reclamo presentato dal giocatore, B, come querelanti nei confronti del club, O , come convenuto in vista di un contenzioso sorto occupazionale tra i fatti I. parti della controversia 1. In data 11 luglio 2008, il club, O (in prosieguo: il Resistente), e il giocatore, B (di seguito: l'attore), ha concluso un contratto di lavoro (in prosieguo: il contratto), valido dalla data della firma fino al 30 giugno 2010. 2. Nella clausola 4.1 del contratto, è stato stabilito che lo stipendio mensile del richiedente è stato fissato l'importo di 800 euro, versato al richiedente da parte del Resistente entro la fine di ogni mese, dodici mesi all'anno. Oltre a questo stipendio, il convenuto era obbligato a pagare all'attore un bonus di Natale (il loro importo è pari allo stipendio mensile del richiedente) e un bonus di Pasqua (il suo importo sia la metà della retribuzione mensile del richiedente) , oltre a beneficiare le vacanze (il suo importo sia la metà della retribuzione mensile del richiedente). 3. Inoltre, se il richiedente ha partecipato nel 50% dei giochi ufficiali per ogni stagione, avrebbe dovuto aver ricevuto 20.000 euro per ogni stagione. Gli importi avrebbero dovuto essere versato un mese dopo la fine della (nazionale) League (cfr. paragrafo 4.2 del contratto). 4. Come altri benefici sono stati forniti l'uso di una casa così come di una macchina (cfr. clausola 4.3 del contratto). 5. In conformità con la clausola 4.4 del contratto, l'attore aveva il diritto di ricevere l'importo complessivo di euro 77.600 in 14 rate, come segue: a) prima rata fino al 6 pari a 5.000, pagabile il 30 ottobre, 30 novembre e 31 dicembre 2008 , così come il 31 gennaio, 28 febbraio e 31 marzo 2009; b) quota pari a 7 8800, pagabile il 30 aprile 2009; c) 8 ° rata fino a 13 per un importo di 5.000 euro, pagabile il 30 ottobre, 30 novembre e 31 dicembre 2009, così come il 31 gennaio, 28 febbraio e 31 marzo 2010; e, infine, d) 14 rate pari a 8800, pagamento il 30 aprile 2010. 6. Ai sensi della clausola 4.7 del contratto, gli importi di cui sopra (paragrafi 4.1, 4.2, 4.3 e 4.4 del contratto) sono da pagare in piena e totale sul conto corrente del richiedente, in combinato disposto con le disposizioni di cui all'articolo 14, par. 3.d) dell'appendice A. 7. In conformità con la clausola 4,12 del contratto, l'attore ha diritto ad un congedo retribuito di assenza di quattro settimane per ciascun periodo di dodici mesi, di cui almeno due settimane dovevano essere prese consecutivamente. Inoltre, l'attore è stato anche diritto a un riposo di un giorno ogni settimana. 8. Inoltre, la clausola 4.11 del contratto prevede che "in caso di risoluzione del contratto per colpa del Club, fatte salve le disposizioni specifiche e minimo di par. 2 dell'articolo 17 del Regolamento, si è stabilito che il risarcimento dovuto agli importi Player per: a) Durante il periodo protetto: come indicato nel paragrafo precedente € b) Al di fuori del periodo protetto: come sopra € "9 . Lo stesso giorno, il Resistente e il Ricorrente ha anche concluso un accordo privato, in base al quale, ad eccezione dei fondi indicati nel contratto di cui sopra, il Resistente produrrebbe al Richiedente gli importi indicati: a) Per la stagione 2008/09, il importo di 90.000 euro come segue: I. Quattro rate di 20.000 euro prevista per il 10 agosto e 10 novembre 2008, così come il 10 gennaio e 10 marzo 2009; II. Una rata di 10.000 euro prevista per il 10 maggio 2009. b) Per la stagione 2009/10, l'importo di 100.000 euro in cinque rate di 20.000 euro ciascuna, con scadenza 10 settembre e 10 novembre 2009, così come il 10 gennaio, 10 marzo e il 10 maggio 2010. 10. Il 5 novembre 2009, l'attore ha presentato un reclamo contro il Resistente, chiedendo: a) Tutti gli importi di cui sopra che aveva presumibilmente lavorato per: I. Dalla scrittura privata, l'importo di 20.000 euro (settembre 2009); II. Dal contratto: 1. due stipendi di settembre e ottobre 2009, questo è pari a 1.600, 2. rata del contratto di ottobre 2009, questo è 5.000 euro. b) una compensazione ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori: Prendendo in considerazione il fatto che la risoluzione ha avuto luogo durante il periodo protetto e che i termini della clausola 4.11 del contratto per quanto riguarda il risarcimento in caso di cessazione per colpa del Resistente riferimento alle disposizioni di cui all'art. 17 par. 2 del Regolamento della Federazione Calcio H, l'attore di conseguenza, ha chiesto il doppio dei salari e delle rimanenti rate, questo è pari a 243.600, come di seguito indicato: I. dalla scrittura privata, quattro rate di 20.000 euro ciascuno, si tratta di EUR 80.000; II. dal contratto: 1. otto stipendi da novembre 2009 fino a giugno 2010, questo è pari a 6.400, 2. una gratifica natalizia pari a euro 800; 3. un bonus di Pasqua pari a 400 EUR; 4. un bonus vacanze pari a 400; 5. Rate del contratto del 30 novembre e il 31 dicembre 2009, nonché 31 gennaio, 28 febbraio, 31 marzo e 30 aprile 2010, questo è pari a 33.800. 11. Anche se l'attore sarebbero state offrendo i suoi servizi, il convenuto non è riuscito a pagargli i seguenti importi: a) 20.000 euro il 10 settembre 2009, secondo l'accordo privato, b) 5.000 euro il 30 ottobre 2009, in base al contratto; c) 800 euro il 30 settembre 2009 per lo stipendio di settembre 2009; d) 800 euro il 30 ottobre 2009 per lo stipendio di ottobre 2009. 12. In questo contesto, l'attore ha spiegato che il 19 ottobre 2009, aveva inviato un avviso extragiudiziale al convenuto, chiedendo di essere pagato entro i prossimi tre giorni, altrimenti avrebbe esercitare tutti i suoi diritti legali, la cessazione del contratto e la presentazione di un reclamo prima della FIFA. 13. Di conseguenza, al momento dei pagamenti del 30 ottobre 2009 (stipendio e rata del contratto) è diventato dovuto e, il giocatore ha dichiarato di non avere altra scelta se non di risolvere il contratto per giusta causa il 3 novembre 2009. 14. Fino alla data in cui il richiedente ha presentato la richiesta, vi era stata alcuna risposta e nessun pagamento da parte del Resistente. 15. Il 3 febbraio 2010, il club, N, e l'attore ha concluso un contratto di lavoro valido per il periodo durante il 1 ° febbraio al 30 maggio 2010. 16. Il 9 marzo 2010, il giudice unico della Commissione per lo Status del giocatore ha deciso che "la Federcalcio R (FFR) è autorizzata a registrare provvisoriamente l'[attore] con il suo club affiliato, N, con effetto immediato". 17. In cambio di fornire i suoi servizi, il club N dovrebbe pagare al ricorrente la commissione stabilì per i servizi nel secondo periodo del campionato 2009/10, si tratta di 40.000 euro, da pagare come segue: a) 10.000 euro da pagare in anticipo massimo di tre giorni dal certificato internazionale di trasferimento di arrivo; b) 22.000 euro pagabili in quattro rate mensili di 5.500 euro ciascuno; c) 8.000 euro se la squadra mantiene un posto unretrogradable nel programma (nazionale) League nel secondo periodo del campionato 2009/10 . 18. Pur essendo stato invitato due volte a fornire la propria posizione a seguito delle dichiarazioni del richiedente, il Resistente non ha risposto. ***** II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito denominato RDC o della Camera) ha analizzato se essa era competente ad occuparsi del caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 5 novembre 2009. Di conseguenza, l'edizione 2008 delle norme che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (in prosieguo: le norme procedurali) è applicabile alla materia in esame (cfr. art 21 comma 2 e comma 3 del... le norme procedurali). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 b) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2010), la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a decidere sulla questione in gioco, che riguarda uno occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un giocatore e un club. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, si fa riferimento, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2009 e 2010) e, dall'altro, al fatto che la presente domanda è stata presentata di fronte alla FIFA il 5 novembre 2009, ma che il collocamento competente contratto alla base della controversia è stato firmato il 11 luglio 2009. La RDC ha concluso che l'edizione 2009 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (in prosieguo: il Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo che le parti in causa aveva firmato un contratto di lavoro, che era valida dal 11 luglio 2008 al 30 giugno 2010, così come un accordo valido privata in data 11 luglio 2008. 5. Il DRC ha osservato che il Resistente, da parte sua, non è riuscito a presentare la sua risposta alla domanda del ricorrente, nonostante siano stati invitati a farlo due volte. In questo modo, così la Camera, il Resistente ha rinunciato al suo diritto di difesa e, quindi, ha accettato le accuse del richiedente. 6. Inoltre, come conseguenza, del corrispettivo suddetto, la sezione d'accordo che ai sensi dell'art. 9 par. 3 delle norme procedurali che adotta una decisione sulla base dei documenti già in archivio, in altre parole, la veridicità delle dichiarazioni e dei documenti presentati dal richiedente. 7. In linea con quanto sopra, i membri della Camera ha preso in considerazione il fatto che l'attore ha dichiarato di aver terminato il suo rapporto contrattuale con il Resistente il 3 novembre 2009. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha continuato a deliberare se i fatti del caso di specie costituisce una giusta causa per l'attore di interrompere prematuramente il suo rapporto di lavoro. 8. A questo proposito, i membri della Camera ha osservato che secondo la ricorrente, il convenuto non era riuscito a fargli due stipendi mensili e due rate per un importo complessivo di euro 26.600. In particolare, secondo l'attore, gli stipendi di settembre e ottobre 2009 per un totale di EUR 1600, la rata di ottobre 2009, sulla base del contratto, pari a 5.000 euro, così come la rata di settembre 2009, sulla base della trattativa privata, pari a 20.000 euro erano eccezionali. 9. Inoltre, come risulta dalla dichiarazione del richiedente, il Resistente non ha reagito alla sua messa in mora del 19 ottobre 2009, motivo per cui il richiedente, con lettera del 3 novembre 2009, ha informato il Resistente della cessazione del rapporto contrattuale. 10. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha ritenuto che, nel caso di specie, si può affermare che il convenuto ha violato i termini del contratto di lavoro e della trattativa privata, non avendo mandato gli stipendi, senza alcun motivo valido per un periodo considerevole di tempo. 11. A questo proposito, la Camera ha concluso che il comportamento del Resistente costituisce una chiara violazione del contratto, che, conformemente alla sua giurisprudenza consolidata, ha raggiunto il livello in modo tale che l'attore soffre la violazione aveva il diritto di rescindere unilateralmente il suo rapporto contrattuale. 12. Pertanto, la Camera ha deciso che il Resistente deve pagare il retribuzioni arretrate per un importo complessivo di euro 26.600 all'attore. 13. Dopo aver stabilito che il convenuto deve essere ritenuta responsabile per la risoluzione anticipata del rapporto contrattuale, la Camera ha focalizzato l'attenzione sul calcolo dell'importo di risarcimento per rottura del contratto nel caso in questione. In tal modo, i membri della Camera ricapitolato in primo luogo che, ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento, l'importo del risarcimento viene calcolato, in particolare, e salvo quanto diversamente stabilito nel contratto alla base della controversia, con la dovuta considerazione per la legge del paese in questione, la specificità dello sport e di ulteriori criteri oggettivi, in particolare la remunerazione ed altri benefici dovuti al giocatore ai sensi del contratto esistente e il nuovo contratto, così come il tempo rimanente nel contratto esistente fino ad un massimo di cinque anni. La Camera di Risoluzione delle Controversie ha ricordato che l'elenco di criteri oggettivi, non è esaustiva e che l'ampia portata dei criteri indicati tende a garantire che una quantità giusto ed equo indennizzo sarà affidato alla parte lesa. 14 . In applicazione della disposizione in questione, la Camera ha dichiarato che prima di tutto doveva chiarire se il relativo contratto di lavoro tra l'attore e il Resistente contiene una disposizione con la quale le parti avevano concordato in anticipo una somma di risarcimento per violazione di contratto . 15. A questo proposito, la RDC ha preso in considerazione l'argomento del ricorrente, secondo cui, il calcolo della compensazione dovrebbe essere basato su clausola 4.11 del contratto di lavoro. Come detto sopra, l'attore ha chiesto in base a detta clausola l'importo di 243.600 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 16. In effetti, la clausola 4,11 si riferisce al calcolo della compensazione in caso di violazione del contratto da parte del Resistente. Tuttavia, detta clausola si riferisce all'art. 17 par. 2 del "Regolamento". I membri della Camera ha ritenuto importante sottolineare che il contratto non stabiliscono chiaramente al quale clausola di I regolamenti si riferisce cioè, i regolamenti del club, l', FFH FIFA o addirittura un altro ente. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso all'unanimità che tale clausola non può essere applicato, cioè il calcolo del risarcimento dovuto al ricorrente, può non essere basata su clausola 4.11 del contratto. 17. Di conseguenza, i membri della Camera ha stabilito che il pregiudizio subito dal ricorrente in materia presente doveva essere valutato in applicazione degli altri parametri di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie sottolineato in precedenza che ogni richiesta di risarcimento per violazione contrattuale deve essere valutata dalla Camera caso per caso tenendo conto di tutte le circostanze specifiche della questione relativa, così come specifica della Camera conoscenza del mondo del calcio e l'esperienza maturata nel corso degli anni. 18. Nel calcolo dell'importo del risarcimento dovuto dal Resistente, la Camera poi rivolto la sua attenzione alla remunerazione ed altri benefici dovuti al richiedente ai sensi del contratto esistente e / o del nuovo contratto, che è stato considerato dalla Camera criterio essenziale . I membri della Camera ha ritenuto importante sottolineare che la formulazione dell'art. 17 par. 1 del Regolamento della Camera consente di tener conto sia del contratto esistente e il nuovo contratto per il calcolo dell'importo del risarcimento. 19. Su questa base, e al fine di valutare la compensazione da versare da parte del Resistente, i membri della Camera ha tenuto conto del compenso spettante al ricorrente in conformità del contratto, così come il tempo rimanente nel contratto stesso e la situazione professionale del ricorrente, dopo lo scioglimento anticipato si è verificato fino al 30 giugno 2010. In effetti, l'attore sembra essere rimasto disoccupato fino al 31 gennaio 2010. 20. Stando ai documenti presentati dal richiedente, risulta che il valore residuo del contratto e l'accordo privato può essere calcolato l'importo di euro 121.800 relativi ai diritti finanziari del giocatore. D'altra parte, i pagamenti incondizionati del nuovo contratto di lavoro concluso tra l'attore e il club, N, per un periodo dal 1 ° febbraio fino al 30 maggio 2011, sembra ammontare a 32.000. 21. In sintesi, la Camera ha concluso che l'importo del risarcimento per inadempimento contrattuale a carico del Resistente al ricorrente non è composto in primo luogo l'importo di euro 121.800 è il riflesso del compenso spettante al giocatore ai sensi del contratto precedente. Inoltre, tenendo conto remunerazione del ricorrente di euro 32.000 con il nuovo club, N, la Camera ha ritenuto che la differenza di euro 89.800 è da considerarsi un importo adeguato e giustificato del risarcimento dovuto all'attore. A questo proposito, i membri della Camera, infine ritenuto indispensabile sottolineare che il carattere sanzionatorio delle disposizioni contenute nell'art. 17 del Regolamento non può essere trascurato. 22. Di conseguenza, il conto di tutte le suddette considerazioni e le specificità del caso in questione, la Camera ha deciso che il Resistente deve pagare l'importo di euro 89.800 al richiedente a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 23. In conclusione, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso di accogliere parzialmente il reclamo del giocatore obbligando la controparte a pagare gli stipendi in sospeso per un importo di euro 26.600, oltre 89.800 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto. * III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, B, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, O, deve pagare all'attore, B, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione, la retribuzione arretrata per un importo di euro 26.600. 3. Il Resistente, O, deve pagare all'attore, B, l'importo di euro 89.800 a titolo di risarcimento per violazione del contratto, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 4. Se gli importi di cui sopra non vengono pagate entro il suddetto termine, gli interessi al tasso del 5% annuo si applica a decorrere dalla scadenza del termine previsto e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA per l'esame e una decisione formale. 5. Eventuali ulteriori richieste presentate dalla parte attrice, B, sono respinte. 6. Il Richiedente, B, è diretta ad informare la controparte, O, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. * Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive
______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2010-2011) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 20 May 2011, in the following composition: Geoff Thompson (England), Chairman ad interim Joaquim Evangelista (Portugal), member Johan van Gaalen (South Africa), member Ivan Gazidis (England), member Alejandro Marón (Argentina), member on the claim presented by the player, B, as Claimant against the club, O, as Respondent regarding an employment-related dispute arisen between the parties I. Facts of the case 1. On 11 July 2008, the club, O (hereinafter: the Respondent), and the player, B (hereinafter: the Claimant), concluded an employment contract (hereinafter: the contract) valid from the date of signature until 30 June 2010. 2. In clause 4.1 of the contract, it was stipulated that the monthly salary of the Claimant was set to the amount of EUR 800, paid out to the Claimant by the Respondent the latest at the end of each month, twelve months per year. Apart from this salary, the Respondent was obligated to pay out to the Claimant a Christmas bonus (the amount thereof being equal to the monthly salary of the Claimant) and an Easter bonus (the amount thereof being half of the monthly salary of the Claimant), as well as holiday benefit (the amount thereof being half of the monthly salary of the Claimant). 3. Furthermore, if the Claimant participated in 50% of the official games for every season, he should have received EUR 20,000 for every season. The amounts should have been paid one month after the end of the (national) League (cf. clause 4.2 of the contract). 4. As other benefits were provided the use of a house as well as of a car (cf. clause 4.3 of the contract). 5. In accordance with clause 4.4 of the contract, the Claimant was entitled to receive the total amount of EUR 77,600 in 14 instalments, as follows: a) 1st until 6th instalment amounting to EUR 5,000, payable on 30 October, 30 November and 31 December 2008, as well as on 31 January, 28 February and 31 March 2009; b) 7th instalment amounting to EUR 8,800, payable on 30 April 2009; c) 8th until 13th instalment amounting to EUR 5,000, payable on 30 October, 30 November and 31 December 2009, as well as on 31 January, 28 February and 31 March 2010; and finally the d) 14th instalment amounting to EUR 8,800, payable on 30 April 2010. 6. According to clause 4.7 of the contract, the amounts stated above (clauses 4.1, 4.2, 4.3 and 4.4 of the contract) were to be paid in full and complete to the bank account of the Claimant, in conjunction with the provisions of Article 14, par. 3.d) of Appendix A. 7. In accordance with clause 4.12 of the contract, the Claimant was entitled to a paid leave of absence of four weeks for each twelve months period, of which at least two weeks had to be taken consecutively. Additionally, the Claimant was also entitled to one day’s rest each week. 8. Moreover, clause 4.11 of the contract stipulates that “in the event of termination of the contract due to fault of the Club, without prejudice to the specific and minimum provisions of par. 2 of Article 17 of the Regulations, it is hereby stipulated that the compensation due to the Player amounts to: a) During the protected period: as stated in the above paragraph € b) Outside the protected period: same as the above €“ 9. On the same day, the Respondent and the Claimant also concluded a private agreement, according to which, except the monies stated in the aforementioned contract, the Respondent would yield to the Claimant the amounts below: a) For the season 2008/09, the amount of EUR 90,000 as below: I. Four instalments of EUR 20,000 due on 10 August and 10 November 2008, as well as on 10 January and 10 March 2009; II. One instalment of EUR 10,000 due on 10 May 2009. b) For the season 2009/10, the amount of EUR 100,000 in five instalments of EUR 20,000 each, due on 10 September and 10 November 2009, as well as on 10 January, 10 March and 10 May 2010. 10. On 5 November 2009, the Claimant lodged a claim against the Respondent, asking: a) All the aforementioned amounts that he had allegedly worked for: I. From the private agreement, the amount of EUR 20,000 (September 2009); II. From the contract: 1. two salaries of September and October 2009, this is EUR 1,600; 2. contract instalment of October 2009, this is EUR 5,000. b) a compensation in accordance with art. 17 par. 1 of the FIFA Regulations on the Status and Transfer of Players: Taking into consideration the fact that the termination took place during the protected period and that the terms of clause 4.11 of the contract regarding the compensation in case of termination due to the fault of the Respondent referred to the provisions of art. 17 par. 2 of the Regulations of the Football Federation H, the Claimant consequently requested the double amount of remaining salaries and instalments, this is EUR 243,600, as set out below: I. from the private agreement, four instalments of EUR 20,000 each, this is EUR 80,000; II. from the contract: 1. eight salaries from November 2009 until June 2010, this is EUR 6,400; 2. a Christmas bonus amounting to EUR 800; 3. an Easter bonus amounting to EUR 400; 4. a Vacation bonus amounting to EUR 400; 5. Contract instalments of 30 November and 31 December 2009, as well as 31 January, 28 February, 31 March and 30 April 2010, this is EUR 33,800. 11. Even though the Claimant had allegedly been offering his services, the Respondent failed to pay him the following amounts: a) EUR 20,000 on 10 September 2009, according to the private agreement; b) EUR 5,000 on 30 October 2009, according to the contract; c) EUR 800 on 30 September 2009 for the salary of September 2009; d) EUR 800 on 30 October 2009 for the salary of October 2009. 12. In this context, the Claimant explained that on 19 October 2009, he had sent an extrajudicial notice to the Respondent, requesting to be paid within the next three days, or else he would exercise all his legal rights, terminating the contract and lodging a claim before FIFA. 13. Consequently, when the payments of 30 October 2009 (salary and contract instalment) became due as well, the player stated to have no other option but to terminate the contract for just cause on 3 November 2009. 14. Until the date on which the Claimant lodged the claim, there had been no response and no payment from the Respondent. 15. On 3 February 2010, the club, N, and the Claimant concluded an employment contract valid for the period during 1 February until 30 May 2010. 16. On 9 March 2010, the Single Judge of the Player´s Status Committee decided that “the Football Federation R(FFR) is authorised to provisionally register the [Claimant] with its affiliated club, N, with immediate effect”. 17. In exchange of providing his services, the N club would pay the Claimant the settled fee for the services in the second period of championship 2009/10, this is EUR 40,000, payable as follows: a) EUR 10,000 payable in advance in maximum three days from the International Certificate of Transfer arrival; b) EUR 22,000 payable in four monthly instalments of EUR 5,500 each; c) EUR 8,000 if the team keeps an unretrogradable place in the (national) first League in the second period of the 2009/10 championship. 18. Despite having been invited twice to provide its position to the statements of the Claimant, the Respondent never answered. ***** II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (hereinafter referred to as the DRC or the Chamber) analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 5 November 2009. Consequently, the 2008 edition of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: the Procedural Rules) is applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 2 and par. 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 b) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2010), the Dispute Resolution Chamber is competent to decide on the matter at stake, which concerns an employment- related dispute with an international dimension between a player and a club. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2009 and 2010), and, on the other hand, to the fact that the present claim was lodged in front of FIFA on 5 November 2009, but that the relevant employment contract at the basis of the dispute was signed on 11 July 2009. The DRC concluded that the 2009 edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging that the parties to the dispute had signed an employment contract, which was valid from 11 July 2008 until 30 June 2010, as well as a valid private agreement on 11 July 2008. 5. The DRC noted that the Respondent, for its part, failed to present its response to the claim of the Claimant, in spite of having been invited to do so twice. In this way, so the Chamber, the Respondent renounced its right to defence and, thus, accepted the allegations of the Claimant. 6. Furthermore, as a consequence, of the aforementioned consideration, the Chamber concurred that in accordance with art. 9 par. 3 of the Procedural Rules it shall take a decision upon the basis of the documents already on file, in other words, upon the statements and documents presented by the Claimant. 7. In line with the above, the members of the Chamber took into consideration that the Claimant stated having terminated his contractual relationship with the Respondent on 3 November 2009. Therefore, the Dispute Resolution Chamber went on to deliberate whether the facts of the case constitute a just cause for the Claimant to prematurely terminate his employment relationship. 8. In this respect, the members of the Chamber noted that according to the Claimant, the Respondent had failed to pay him two monthly salaries and two instalments in the total amount of EUR 26,600. In particular, according to the Claimant, the salaries of September and October 2009 totalling EUR 1,600, the instalment of October 2009, based on the contract, amounting to EUR 5,000, as well as the instalment of September 2009, based on the private agreement, amounting to EUR 20,000 were outstanding. 9. Moreover, as it appears from the Claimant´s statement, the Respondent did not react to his default notice dated 19 October 2009, reason for which the Claimant, by letter dated 3 November 2009, informed the Respondent of the termination of the contractual relationship. 10. In view of the above, the Chamber considered that, in the present case, it can be established that the Respondent violated the terms of the employment contract and of the private agreement, by failing to remit the salaries without any valid reason during a considerable period of time. 11. In this regard, the Chamber concluded that the Respondent´s behaviour constitutes a clear breach of contract, which, in accordance with its well-established jurisprudence, has reached such level that the Claimant suffering the breach was entitled to unilaterally terminate his contractual relationship. 12. Therefore, the Chamber decided that the Respondent has to pay the outstanding remuneration in the total amount of EUR 26,600 to the Claimant. 13. Having established that the Respondent is to be held liable for the early termination of the contractual relationship, the Chamber focussed its attention on the calculation of the amount of compensation for breach of contract in the case at stake. In doing so, the members of the Chamber firstly recapitulated that, in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations, the amount of compensation shall be calculated, in particular and unless otherwise provided for in the contract at the basis of the dispute, with due consideration for the law of the country concerned, the specificity of sport and further objective criteria, including in particular the remuneration and other benefits due to the player under the existing contract and the new contract, as well as the time remaining on the existing contract up to a maximum of five years. The Dispute Resolution Chamber recalled that the list of objective criteria is not exhaustive and that the broad scope of criteria indicated tends to ensure that a just and fair amount of compensation is awarded to the prejudiced party. 14. In application of the relevant provision, the Chamber held that it first of all had to clarify as to whether the relevant employment contract between the Claimant and the Respondent contains a provision by which the parties had beforehand agreed upon an amount of compensation for breach of contract. 15. In this respect, the DRC took into account the Claimant’s argument, according to which, the calculation of the compensation should be based on clause 4.11 of the employment contract. As stated above, the Claimant asked based on said clause the amount of EUR 243,600 as compensation for breach of contract. 16. In fact, clause 4.11 refers to the calculation of compensation in case of breach of contract by the Respondent. However, said clause refers to art. 17 par. 2 of the “Regulations”. The members of the Chamber deemed it important to highlight that the contract does not clearly stipulate to which Regulations such clause refers to, i.e. the Regulations of the club, the FFH, FIFA or even another entity. Consequently, the Dispute Resolution Chamber unanimously concluded that such clause cannot be applied, i.e. the calculation of the compensation due to the Claimant cannot be based on clause 4.11 of the contract. 17. As a consequence, the members of the Chamber determined that the prejudice suffered by the Claimant in the present matter had to be assessed in application of the other parameters set out in art. 17 par. 1 of the Regulations. In this regard, the Dispute Resolution Chamber emphasized beforehand that each request for compensation for contractual breach has to be assessed by the Chamber on a case-by-case basis taking into account all specific circumstances of the respective matter, as well as the Chamber’s specific knowledge of the world of football and its experience gained throughout the years. 18. In the calculation of the amount of compensation due by the Respondent, the Chamber then turned its attention to the remuneration and other benefits due to the Claimant under the existing contract and/or the new contract, which criterion was considered by the Chamber to be essential. The members of the Chamber deemed it important to emphasise that the wording of art. 17 par. 1 of the Regulations allows the Chamber to take into account both the existing contract and the new contract in the calculation of the amount of compensation. 19. On this basis, and in order to evaluate the compensation to be paid by the Respondent, the members of the Chamber took into account the remuneration due to the Claimant in accordance with the contract, as well as the time remaining on the same contract and the professional situation of the Claimant after the early termination occurred until 30 June 2010. In fact, the Claimant appears to have remained unemployed until 31 January 2010. 20. According to the documents submitted by the Claimant, it appears that the remaining value of the contract and the private agreement can be calculated in the amount of EUR 121,800 relating to the player’s financial entitlements. On the other hand, the unconditional payments of the new employment contract concluded between the Claimant and the club, N, for a period from 1 February until 30 May 2011, appears to amount to EUR 32,000. 21. In sum, the Chamber concluded that the amount of compensation for breach of contract to be paid by the Respondent to the Claimant is firstly composed of the amount of EUR 121,800 being the reflection of the remuneration due to the player under the previous contract. Furthermore, taking into account the Claimant’s remuneration of EUR 32,000 with the new club, N, the Chamber considered that the difference of EUR 89,800 is to be considered an appropriate and justified amount of compensation to be awarded to the Claimant. In this respect, the members of the Chamber finally deemed it imperative to emphasise that the sanctioning nature of the provisions contained in art. 17 of the Regulations cannot be disregarded. 22. Consequently, on account of all of the above-mentioned considerations and the specificities of the case at hand, the Chamber decided that the Respondent must pay the amount of EUR 89,800 to the Claimant as compensation for breach of contract. 23. In conclusion, the Dispute Resolution Chamber decided to partially accept the claim of the player by obliging the Respondent to pay the outstanding salaries in the amount of EUR 26,600, as well as EUR 89,800 as compensation for breach of contract. ***** III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, B, is partially accepted. 2. The Respondent, O, has to pay to the Claimant, B, within 30 days as from the date of notification of this decision, the outstanding remuneration in the amount of EUR 26,600. 3. The Respondent, O, has to pay to the Claimant, B, the amount of EUR 89,800 as compensation for breach of contract, within 30 days as from the date of notification of this decision. 4. If the aforementioned amounts are not paid within the above-mentioned deadline, interest at the rate of 5% per year will apply as of expiry of the stipulated time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee for consideration and a formal decision. 5. Any further requests lodged by the Claimant, B, are rejected. 6. The Claimant, B, is directed to inform the Respondent, O, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. * Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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