F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro del reclamo presentato dal club, X, come querelanti nei confronti del club, Y, come l’indennità di formazione per quanto riguarda Resistente in relazione al trasferimento delle Z giocatore I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro del reclamo presentato dal club, X, come querelanti nei confronti del club, Y, come l'indennità di formazione per quanto riguarda Resistente in relazione al trasferimento delle Z giocatore I. Fatti della controversia 1. Il giocatore, Z, è nato il 5 giugno 1987. 2. Secondo la Federcalcio X, il giocatore, Z, è stato registrato con la X dal 1o novembre 2001 fino al 1o luglio 2003. 3. Il 4 luglio 2003, il giocatore in questione e Y hanno firmato un "contratto di borsa di studio" valida fino al 30 giugno 2006. 4. In base a tale accordo, tra l'altro, Z ha il diritto di ricevere una remunerazione per un importo di GBP 80 a settimana a partire dal 4 luglio 2003 al 30 giugno 2004, GBP 90 a settimana a partire dal 1 luglio 2004 al 30 giugno 2005 e GBP 115 per settimana dal 1 ° luglio 2005 al 30 giugno 2006. 5. Inoltre, il club si impegnava a pagare per le spese di viaggio Z legittimi. 6. Nel luglio 2004, Z hanno firmato l'accordo di cui sopra con la Y, X rivolse a FIFA sostenendo che il diritto di ricevere da indennità di formazione Y per un importo di euro 70.833. X ha presentato il suo calcolo di detto importo. 7. Con lettera del 27 settembre 2004, Y informato X che, pur concordando con il calcolo del richiedente per la compensazione l'importo di euro 70.833, Y non si considera obbligato in quel momento a pagare un'indennità di formazione di X dato che Z è ancora registrato come un dilettante giocatori di una borsa di studio con Y. Il Resistente ha aggiunto che avrebbe offerto al giocatore un contratto da professionista il suo 18 ° compleanno in conformità con l'accordo firmato con il giocatore. 8. Nella sua affermazione, X sottolinea che ai sensi dell'articolo 2 del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori il punto decisivo è se il giocatore ha un contratto scritto con il club e viene pagato di più rispetto alle spese effettivamente sostenute che in cambio della propria calcistica attività. A questo proposito, X si riferisce a una decisione presa dalla Camera di Risoluzione delle Dispute (DRC) in un caso analogo in cui la RDC ha stabilito che anche se il convenuto ha sostenuto che il contratto in questione non era un contratto da professionista, ma piuttosto un "contratto aspirante", l'attore ha diritto ad un risarcimento dal momento che gli obblighi finanziari della Resistente secondo il "contratto aspirante" percorso oltre delle spese effettivamente sostenute dal giocatore. X ha presentato una copia di tale decisione RDC. 9. In risposta alla domanda, Y smentisce con veemenza che deve indennizzi di formazione a X. 10. Y sottolinea che il giocatore ha firmato per Y come studioso, non come un giocatore professionista. Essa aggiunge che è stata a lungo la pratica della Federcalcio di Y a respingere eventuali richieste di risarcimento al momento un giocatore segni su un accordo di borsa di studio, sulla base del fatto che ciò non costituisce un primo contratto da professionista ai fini del Regolamento FIFA , e che i club sul territorio del paese di Y si sono affidati a questa assicurazione. 11. Inoltre, Y sottolinea che il giocatore aveva accettato di firmare un contratto da professionista con la Y il suo 18 ° compleanno e il club è stato deluso dal fatto che ha deciso di tornare al paese di Z, invece. Nel migliore interesse del giocatore e per evitare qualsiasi ritardo nel suo sviluppo, il club ha permesso Z per annullare la sua registrazione per mutuo consenso. 12. Y sottolinea inoltre che rinunciato a qualsiasi diritto al risarcimento da club successivo del giocatore perché aveva capito che non avrebbe dovuto pagare alcun risarcimento alla sua ex squadra dopo il suo rifiuto di firmare un contratto da professionista. 13. Fatta salva la sua tesi secondo cui l'indennità di formazione non è dovuta, se dovesse essere trovato che è, Y si riserva il diritto di applicare alla RDC di cui all'allegato 4, dell'articolo 5.4 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2005 ) per un adeguamento della somma dovuta a zero. 14. Secondo la conferma scritta della Federcalcio di Y del 6 luglio 2006, Y ha sempre avuto lo status di un club di categoria 1. 15. La Federcalcio X confermato per iscritto che il suo socio del club, X, era un categoria 3 club al momento della registrazione Z con Y nel 2003. 16. L'11 agosto 2006, dopo essere stata informata dalla FIFA il 4 agosto 2006 che il caso in questione sarà presentato nella RDC il 17 agosto 2006, Y ha chiesto che l'audizione della questione venga rinviata per consentire al club di fare ulteriori dichiarazioni . Inoltre, ha chiesto che la questione è trattata per mezzo di un'udienza alla quale le parti possono partecipare e rendere ulteriori dichiarazioni e presentare ulteriori prove in persona. 17. In realtà, secondo Y di non aver ricevuto corrispondenza da parte della FIFA dopo la sua lettera del 14 dicembre 2005 in cui avrebbe chiesto la possibilità di presentare ulteriori osservazioni. 18. Pertanto, Y ritiene che essa non ha avuto il diritto di essere adeguatamente ascoltato. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stata presentata alla FIFA nel luglio 2004, come conseguenza della Camera ha concluso che le precedenti regole procedurali (edizione 2001) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 3. Per quanto riguarda la competenza della Camera, l'articolo 42,1 acceso. (B) (iv) del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001) stabilisce che le controversie concernenti l'indennità di formazione sarà decisa dalla Camera di Risoluzione delle Controversie. 4. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Dispute è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, concernente l'indennità di formazione sostenuto dal richiedente per la formazione e l'educazione del giocatore, Z. 5. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui all'articolo 26,1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione modificata secondo la FIFA non circolare. 995 del 23 settembre 2005. Inoltre, ha riconosciuto che il giocatore era stato registrato per la nuova società nell'estate del 2003 (luglio o agosto) e che la richiesta è stata presentata di fronte a FIFA nel luglio 2004. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che i precedenti regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 6. Una volta che la sua competenza è stato così stabilito, la Camera ha ritenuto opportuno esaminare in primo luogo la denuncia di Y (di seguito denominato Resistente) che non ha avuto il diritto di essere adeguatamente ascoltato nel corso del procedimento nel caso a portata di mano. 7. Come risulta dal fascicolo, il 22 novembre 2005, il convenuto è stato invitato a presentare la sua risposta alla richiesta presentata dalla X (di seguito il richiedente) entro i successivi 15 giorni. In risposta, il 5 dicembre 2005, il Resistente ha fornito una copia del "contratto di borsa di studio" pur sottolineando che era in corso di preparazione di una presentazione più dettagliata perché resiste con forza la richiesta sulla base del fatto che il giocatore non ha firmato un professionista contratto con il Resistente. 8. Il 15 dicembre 2005, la FIFA ha ricevuto ulteriore scambio di corrispondenza del 14 dicembre 2005 della Resistente in cui si riferisce al suo fax del 5 dicembre 2005 e attraverso il quale pone in maniera più completa la base su cui il Resistente rigetta la domanda di indennità di formazione proposto dalla l'Attore. Nell'ultimo paragrafo della sua lettera del 15 dicembre 2005, il Resistente afferma che "... e senza pregiudizio per la nostra tesi secondo la quale l'indennità di formazione non è dovuta, se dovesse essere trovato che è ..., Y si riserva tutti i diritti di ricorso. Inoltre, Y in queste circostanze si riserva il diritto di adire la Camera di Risoluzione delle Controversie di cui all'allegato 4, dell'articolo 5.4 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori, un adeguamento della somma dovuta a zero e ci riserviamo il diritto di addurre ulteriori osservazioni su questo punto ". 9. La risposta del Resistente al reclamo è stato inviato dalla FIFA al richiedente a titolo informativo, con telefax del 18 maggio 2006 la FIFA ha comunicato alle parti che l'indagine sul caso in questione è stata chiusa e che la questione sarebbe stata sottoposta alla Camera di Risoluzione delle Controversie per una decisione formale. 10. Come indicato in precedenza, il 4 agosto 2006, la FIFA ha comunicato alle parti, tra l'altro, che il caso doveva essere presentata alla Camera di Risoluzione delle Controversie in data 17 agosto 2006. 11. I membri della Camera poi fatto riferimento alla procedura di cui all'articolo 6 del Regolamento prassi e procedure della Camera di Risoluzione delle Dispute (che, come spiegato sopra sono applicabili al caso in esame), secondo cui solo uno scambio di corrispondenza deve essere istituito. Tenuto conto dei predetti dati, i membri della Camera ha concluso che, in linea con detta regole procedurali al convenuto è stata data l'opportunità di presentare la sua risposta alla domanda e non secondo scambio di corrispondenza ha avuto luogo. 12. Per quanto riguarda la richiesta della Resistente di audizione nel caso in esame riguarda, dall'articolo 6.9 del regolamento di procedura di cui sopra si può notare che la RDC deve trattare il caso sulla base dei documenti presentati dalle parti. I membri della Camera confermato che tale è la procedura standard seguita nei casi sottoposti davanti. Solo nel caso della RDC richiedere o argomentazioni orali testimonianze di eventuali testimoni o esperti, la RDC invitare le parti ad un'udienza. 13. Inoltre, i membri della RDC hanno convenuto che dalla corrispondenza del Resistente in data 14 2005 (al punto II.8 sopra) dicembre non può osservare che il Resistente ha chiesto la possibilità di presentare ulteriori osservazioni. Il Resistente a quanto pare solo riservata il presunto diritto di presentare ulteriori posizioni. 14. Per tutte queste ragioni, la Camera ha concluso all'unanimità che il diritto del convenuto di essere sentito non è stata violata in alcun modo. 15. I membri della Camera poi si girò verso la sostanza della questione presente e debitamente notato dai fatti del file che l'attore sostiene di essere titolare di indennità di formazione da parte del Resistente sulla base della registrazione del giocatore, Z, con il Resistente e il "contratto di borsa di studio" sottoscritto da e tra il giocatore in questione e il convenuto. Il Resistente, da parte sua, respinge l'eccezione sollevata dalla parte attrice secondo cui il giocatore, Z, è stato registrato con lo status di dilettante e quindi non l'indennità di formazione è dovuta al Richiedente. 16. La Camera incentrato sulla questione cruciale da risolvere nel caso in esame, vale a dire se il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente prendendo in considerazione lo stato del lettore mentre registrata presso il Resistente. A tal fine, la Camera si rivolse a un'analisi del detto "contratto di borsa di studio". 17. In base al "contratto di borsa di studio", Z ha il diritto di ricevere dal Resistente seguenti compensi: a. GBP 80 a settimana dal 4 luglio 2003 al 30 giugno 2004; GBP 90 a settimana dal 1 ° luglio 2004 al 30 giugno 2005, GBP 115 a settimana dal 1 ° luglio 2005 al 30 giugno 2006 b. rimborso delle spese di viaggio 18. Così, il giocatore aveva il diritto di ricevere circa 500 euro al mese in aggiunta al rimborso delle spese di viaggio durante la prima stagione dell '"Accordo borsa di studio", che ammontano è destinato ad aumentare durante le stagioni successive (circa 560 euro al mese durante il seconda stagione e 710 euro al mese per la terza stagione). 19. In questo contesto, la Camera ha preso in considerazione l'articolo 2 del Regolamento, che recita: "1. I giocatori che non hanno mai ricevuto alcun compenso oltre al rimborso delle spese effettivamente sostenute nel corso della loro partecipazione a qualsiasi attività connessa con l'associazione di calcio sono considerati come dilettante. 2. Le spese di viaggio e albergo sostenute attraverso il coinvolgimento in una partita e i costi di un giocatore attrezzature, assicurazione e formazione possono essere rimborsati senza mettere a repentaglio lo status di dilettante di un giocatore. 3. Ogni giocatore che abbia mai ricevuto un compenso in eccesso delle spese e dei costi di cui al par. 2 del presente articolo nei confronti di partecipazione ad un attività connessa con l'associazione di calcio sono considerati come non-dilettante meno che non abbia riacquistato lo status di dilettante ai sensi dell'art. 26 comma 1 al di sotto. "20. Prendendo in considerazione i criteri di cui l'articolo affermava 2 e le somme dovute alla Z, sulla base del "contratto di borsa di studio", i membri della Camera ha concluso all'unanimità che il giocatore evidentemente ricevuto un compenso in eccesso delle spese e dei costi di cui al par. 2 di detto articolo. 21. In aggiunta al rimborso delle spese di viaggio, il giocatore ha ricevuto un compenso monetario in cambio settimanale per la sua attività calcistica al club. 22. La Camera ha ritenuto opportuno sottolineare che la remunerazione di un giocatore in base ai criteri di cui al citato articolo 2 del Regolamento costituisce il fattore decisivo nella determinazione dello status del giocatore e che la natura giuridica o la designazione del contratto non è rilevante a questo proposito. 23. Ciò è stato confermato dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) nella sua decisione TAS 2005/A/383. 24. Prendendo in considerazione quanto sopra, la Camera d'accordo che il rapporto tra il Resistente e il giocatore, Z, deve essere considerata come non-amatoriale. 25. I membri della Camera, di conseguenza, ha deciso che il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione ai sensi del capitolo VII del Regolamento e il capitolo III del Regolamento d'Applicazione del Regolamento sullo status e il trasferimento dei calciatori (in appresso Regolamento di applicazione), così come FIFA circolare n. 826 del 31 ottobre 2002. 26. Avendo così stabilito l'obbligo del convenuto di compensare il Richiedente, la Camera si rivolse al calcolo dell'importo del risarcimento, affermando che l'importo dovuto è calcolato secondo i parametri previsti dal Regolamento e il Regolamento di applicazione, nonché nr circolare. 826 del 31 ottobre 2002. 27. È stato ricordato che, all'interno dell'UE / SEE, l'indennità di formazione si basa sui costi di formazione e di istruzione del paese in cui si trovava la società di formazione del giocatore (cfr. articolo 7.4 del Regolamento di applicazione) e che il calcolo è la media dei costi di formazione per le due categorie se il giocatore si muove da una minore ad una categoria superiore (cfr. articolo 7.4 (a) del Regolamento di Applicazione), pari a 60.000 (la media di euro 30.000 per la categoria 3, maggiorato di EUR 90.000 per la categoria 1). Inoltre, l'importo per i giocatori dai 12 ai 15 sono in base ai costi di formazione e di educazione per la categoria 4 (cfr. articolo 7.2 del Regolamento di applicazione), vale a dire 10.000 euro. 28. Nel caso in esame, il periodo di registrazione nel paese di X da prendere in considerazione è dal 1 ° novembre 2001 fino al 1 luglio 2003. Si può essere stabilito che il giocatore, Z, è stato formato e sviluppato dal ricorrente durante le stagioni relative all'età del giocatore di 13 a 16. 29. Inoltre, il Resistente è un club di categoria 1 e il richiedente sia un 3 club categoria. 30. Tenendo conto del punto II.27 sopra, l'importo dovuto dal resistente per la formazione lungo tutto l'età del giocatore dal 13 al 16 è calcolato come segue. Il giocatore è stato registrato (a) 2 mesi nella stagione dell'età del giocatore di 13-14 (1.666 euro pro rata temporis), (b) un intero anno nella stagione dell'età del giocatore del 14-15 (EUR 10.000) e (c) un anno e mezzo nella stagione dell'età del giocatore di 15-16 (30.000 euro pro rata temporis). 31. Tenendo conto di quanto precede, la Camera ha deciso che il Resistente è tenuto a versare l'importo di euro 41.666 al richiedente a titolo di compensazione per la formazione e l'educazione del giocatore, Z. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, X, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, Y, è tenuto a pagare l'importo di EUR 41.666 all'attore. 3. Eventuali ulteriori richieste del ricorrente sono respinte. 4. L'importo dovuto per l'attore deve essere pagato dal convenuto entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 5. Se la somma di euro 41.666 non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine di cui sopra e il caso sarà immediatamente presentata al Comitato Disciplinare della FIFA. 6. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 7. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: www.tas info@tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale allegato: CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 17 August 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Jean-Marie Philips (Belgium), member Zola Malvern Percival Majavu (South Africa), member Rinaldo Martorelli (Brazil), member Mick McGuire (England), member on the claim presented by the club, X, as Claimant against the club, Y, as Respondent regarding training compensation related to the transfer of the player Z I. Facts of the case 1. The player, Z, was born on 5 June 1987. 2. According to the Football Association of X, the player, Z, was registered with X from 1 November 2001 until 1 July 2003. 3. On 4 July 2003, the player in question and Y signed a “scholarship agreement” valid until 30 June 2006. 4. In accordance with this agreement, inter alia, Z is entitled to receive remuneration in the amount of GBP 80 per week as from 4 July 2003 until 30 June 2004, GBP 90 per week as from 1 July 2004 until 30 June 2005 and GBP 115 per week as from 1 July 2005 until 30 June 2006. 5. In addition, the club obliged itself to pay to Z legitimate travel expenses. 6. In July 2004, Z having signed the aforementioned agreement with Y, X turned to FIFA maintaining that it is entitled to receive from Y training compensation in the amount of EUR 70,833. X has presented its calculation of the said amount. 7. By letter dated 27 September 2004, Y informed X that whilst agreeing with the claimant’s calculation for compensation to the amount of EUR 70,833, Y did not consider itself obliged at that moment to pay training compensation to X given that Z was still registered as an amateur player on a scholarship with Y. The Respondent added that it would offer the player a professional contract on his 18th birthday in accordance with the agreement signed with the player. 8. In its claim, X stresses that according to article 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players the decisive point is whether the player has a written contract with the club and is paid more than the expenses he effectively incurs in return for his footballing activity. In this respect, X refers to a decision passed by the Dispute Resolution Chamber (DRC) in a similar case in which the DRC ruled that even though the Respondent claimed that the relevant contract was not a professional contract but rather a “aspirant contract”, the Claimant was entitled to compensation since the financial obligations of the Respondent in accordance with the “aspirant contract” covered more than the expenses effectively incurred by the player. X has presented a copy of the said DRC decision. 9. In reply to the claim, Y vehemently refutes that it owes training compensation payments to X. 10. Y stresses that the player signed for Y as a scholar, not as a professional player. It adds that it has long been the practice of the Football Association of Y to reject any claims for compensation at the time a player signs on a scholarship agreement, on the basis that this does not constitute a first professional contract for the purpose of FIFA’s Regulations, and that clubs on the territory of the country of Y have relied on that assurance. 11. Furthermore, Y points out that the player had agreed to sign a professional contract with Y on his 18th birthday and the club was disappointed that he decided to return to the country of Z instead. In the best interests of the player and to avoid any delay in his development, the club allowed Z to cancel his registration by mutual consent. 12. Y further emphasizes that it waived any rights to compensation from the player’s next club because it had understood that it would not have to pay any compensation to his former club following his refusal to sign a professional contract. 13. Without prejudice to its contention that training compensation is not due, if it should be found that it is, Y reserves the right to apply to the DRC under Annex 4, article 5.4 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) for an adjustment of the amount due to zero. 14. According to the written confirmation of the Football Association of Y dated 6 July 2006, Y has always had the status of a category 1 club. 15. The Football Association of X confirmed in writing that its member club, X, was a category 3 club at the time of Z’s registration with Y in 2003. 16. On 11 August 2006, after having been informed by FIFA on 4 August 2006 that the case at hand would be presented to the DRC on 17 August 2006, Y asked that the hearing of the matter be postponed in order for the club to make further representations. In addition, it asked that this matter is dealt with by way of a hearing at which the parties can attend and make further representations and submit further evidence in person. 17. In fact, according to Y it had not received any further correspondence from FIFA following its letter dated 14 December 2005 in which it allegedly requested the opportunity to present further submissions. 18. Therefore, Y deems that it has not had the right to be properly heard. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA in July 2004, as a consequence the Chamber concluded that the previous Procedural Rules (edition 2001) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 3. With regard to the competence of the Chamber, article 42.1 lit. (b) (iv) of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001) establishes that disputes concerning training compensation will be decided by the Dispute Resolution Chamber. 4. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation concerning the training compensation claimed by the Claimant for the training and education of the player, Z. 5. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred to article 26.1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) in the modified version in accordance with the FIFA circular no. 995 dated 23 September 2005. Furthermore, it acknowledged that the player had been registered for his new club in the summer of 2003 (July or August) and that the claim was lodged in front of FIFA in July 2004. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the former FIFA Regulations for the Status and TRansfer of Players (edition 2001, hereinafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 6. Once its competence was thus established, the Chamber deemed it appropriate to firstly examine the allegation of Y (hereinafter referred to as the Respondent) that it has not had the right to be properly heard throughout the proceedings in the case at hand. 7. As it appears from the file, on 22 November 2005, the Respondent was invited to submit its response to the claim lodged by X (hereinafter referred to as the Claimant) within the following 15 days. In reply, on 5 December 2005, the Respondent provided a copy of the “scholarship agreement” while stressing that it was in the course of preparing a more detailed submission because it strongly resists the claim on the grounds that the player did not sign a professional contract with the Respondent. 8. On 15 December 2005, FIFA received further correspondence dated 14 December 2005 from the Respondent in which it refers to its fax of 5 December 2005 and via which it sets out more fully the basis on which the Respondent rejects the claim for training compensation put forward by the Claimant. In the final paragraph of its letter of 15 December 2005, the Respondent affirms that “…and without prejudice to our contention that Training Compensation is not due, if it should be found that it is …, Y reserves all rights of appeal. Furthermore, Y in these circumstances reserves the right to apply to the Dispute Resolution Chamber under Annex 4, Article 5.4 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players, for an adjustment of the amount due to zero and we reserve our right to adduce further submissions on this point”. 9. The Respondent’s response to the claim was sent by FIFA to the Claimant for information only and by fax dated 18 May 2006 FIFA informed the parties that the investigation into the case at hand was closed and that the matter would be submitted to the Dispute Resolution Chamber for a formal decision. 10. As stated above, on 4 August 2006, FIFA informed the parties, inter alia, that the case was to be submitted to the Dispute Resolution Chamber on 17 August 2006. 11. The members of the Chamber then referred to the procedure outlined in article 6 of the Rules Governing the Practice and Procedures of the Dispute Resolution Chamber (which, as explained above are applicable to the case at hand), in accordance with which only one exchange of correspondence shall be instituted. Taking into account the above-mentioned details, the members of the Chamber concluded that in line with the said Procedural Rules the Respondent has been given the opportunity to present its response to the claim and no second exchange of correspondence has taken place. 12. As far as the Respondent’s request for an oral hearing in the case at hand is concerned, from article 6.9 of the aforementioned Procedural Rules it can be noted that the DRC shall deal with the case on the basis of the documents submitted by the parties. The members of the Chamber confirmed that such is the standard procedure followed in cases submitted in front of it. Only in the event of the DRC requiring oral arguments or testimonies of any witnesses or experts, will the DRC invite the parties to an oral hearing. 13. Furthermore, the members of the DRC agreed that from the Respondent’s correspondence dated 14 December 2005 (under point II.8 above) it could not be noted that the Respondent asked for the opportunity to present further submissions. The Respondent apparently merely reserved its alleged right to present further positions. 14. For all these reasons, the Chamber unanimously concluded that the Respondent’s right to be heard has not been infringed upon in any way. 15. The members of the Chamber then turned to the substance of the present matter and duly noted from the facts of the file that the Claimant maintains being entitled to training compensation from the Respondent on the basis of the registration of the player, Z, with the Respondent and the “scholarship agreement” signed by and between the player in question and the Respondent. The Respondent, for its part, rejects the claim put forward by the Claimant alleging that the player, Z, was registered with amateur status and therefore no training compensation shall be payable to the Claimant. 16. The Chamber focussed on the crucial question to be answered in the case at hand, i.e. whether or not the Claimant is entitled to receive training compensation from the Respondent taking into consideration the status of the player while registered with the Respondent. To this end, the Chamber turned to an analysis of the said “scholarship agreement”. 17. In accordance with the “scholarship agreement”, Z is entitled to receive from the Respondent the following remuneration: a. GBP 80 per week from 4 July 2003 to 30 June 2004; GBP 90 per week from 1 July 2004 to 30 June 2005; GBP 115 per week from 1 July 2005 to 30 June 2006 b. reimbursement of travel expenses 18. Thus, the player was entitled to receive approximately EUR 500 per month in addition to the reimbursement of travel expenses during the first season of the “scholarship agreement”, which amount was due to increase during the subsequent seasons (approximately EUR 560 per month during the second season and EUR 710 per month during the third season). 19. In this context, the Chamber took into account article 2 of the Regulations, which states: “1. Players who have never received any remuneration other than reimbursement of their actual expenses incurred during the course of their participation in any activity connected with association football are regarded as amateur. 2. Travel and hotel expenses incurred through involvement in a match and the costs of a player’s equipment, insurance and training may be reimbursed without jeopardising a player’s amateur status. 3. Any player who has ever received remuneration in excess of the expenses and costs described in par. 2 of this article in respect of participation in an activity connected with association football shall be regarded as non-amateur unless he has reacquired amateur status under the terms of Art. 26 par.1 below.” 20. Taking into consideration the criteria set out in the stated article 2 and the monies payable to Z on the basis of the “scholarship agreement”, the members of the Chamber concluded unanimously that the player evidently received remuneration in excess of the expenses and costs described in par. 2 of the said article. 21. In addition to reimbursement of travel expenses, the player received a weekly monetary compensation in return for his footballing activity at the club. 22. The Chamber considered it opportune to stress that a player’s remuneration as per the criteria set out in above-mentioned article 2 of the Regulations constitutes the decisive factor in the determination of the status of the player and that the legal nature or the designation of the agreement is of no relevance in this regard. 23. This has been confirmed by the Court of Arbitration for Sport (CAS) in its decision TAS 2005/A/383. 24. Taking into consideration the above, the Chamber concurred that the relationship between the Respondent and the player, Z, must be regarded as non-amateur. 25. The members of the Chamber, consequently, decided that the Claimant is entitled to receive training compensation in accordance with Chapter VII of the Regulations and Chapter III of the Regulations governing the Application of the Regulations for the Status and Transfer of Players (hereinafter referred to as Application Regulations) as well as FIFA circular letter no. 826 dated 31 October 2002. 26. Having thus established the Respondent’s obligation to compensate the Claimant, the Chamber turned to the calculation of the amount of compensation, affirming that the amount due shall be calculated in accordance with the parameters provided by the Regulations and the Application Regulations as well as Circular nr. 826 dated 31 October 2002. 27. It was recalled that, within the EU/EEA area, training compensation is based on the training and education costs of the country in which the training club of the player was located (cf. article 7.4 of the Application Regulations) and that the calculation is the average of the training costs for the two categories if the player moves from a lower to a higher category (cf. article 7.4 (a) of the Application Regulations), i.e. EUR 60,000 (the average of EUR 30,000 for category 3 plus EUR 90,000 for category 1). In addition, the amount for players aged 12 to 15 shall be based on the training and education costs for category 4 (cf. article 7.2 of the Application Regulations), i.e. EUR 10,000. 28. In the case at hand, the period of registration in the country of X to be taken into consideration is from 1 November 2001 until 1 July 2003. It can be established that the player, Z, has been trained and developed by the Claimant during the seasons relating to the player’s age of 13 to 16. 29. Furthermore, the Respondent is a category 1 club and the Claimant is a category 3 club. 30. Taking into account point II.27 above, the amount payable by the Respondent for the training throughout the player’s age of 13 to 16 is calculated as follows. The player has been registered (a) 2 months in the season of the player’s age of 13-14 (EUR 1,666 pro rata temporis); (b) one full year in the season of the player’s age of 14-15 (EUR 10,000); and (c) half a year in the season of the player’s age of 15-16 (EUR 30,000 pro rata temporis). 31. Taking into account the above, the Chamber decided that the Respondent is liable to pay the amount of EUR 41,666 to the Claimant as compensation for the training and education of the player, Z. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, X, is partially accepted. 2. The Respondent, Y, has to pay the amount of EUR 41,666 to the Claimant. 3. Any further claims of the Claimant are dismissed. 4. The amount due to the Claimant has to be paid by the Respondent within 30 days as from the date of notification of this decision. 5. If the sum of EUR 41,666 is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the aforementioned time limit and the case will immediately be submitted to the FIFA Disciplinary Committee. 6. The Claimant is directed to inform the Respondent immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 7. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Enclosed: CAS directives
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